niente si oppone più a niente. niente che cerchi di catturare qualcosa

Dal punto di vista assoluto, quello che incontro è sempre Dio. Dal punto di vista del gioco karmico, quello che incontro è come io sono stato nel passato, quando credevo di essere un individuo. Il primo caso mi conduce al Supremo. Il secondo ad essere benevolo e tollerante verso il relativo. In entrambi i casi sono Uno con tutto. Queste comprensioni non diventano capisaldi intellettuali, servono a dissolvere il sogno della dualità. Una volta realizzati non si ricordano più (a meno che non Continua a leggere →

l’abbandono al Divino 3

Notate quanta importanza Sri Ramana Maharshi dà all’Abbandono al Divino, così come al compiere il proprio dovere, e il bene in generale, senza attaccamento al risultato delle proprie azioni Sri Ramana Maharshi, Discorso 521 Alcuni membri del partito del Congresso posero al Maharshi le seguenti domande: 1. Per quanto tempo l’India è destinata a restare in schiavitù? 2. I figli dell’India non hanno fatto abbastanza sacrifici per la sua liberazione? 3. L’India otterrà la libertà durante Continua a leggere →

l’abbandono al Divino 2

Non sono coinvolto dalle cose che capitano intorno a me, sia che riguardino altri che la mia stessa persona, e su cui non posso far niente. Questo è dovuto al Distacco, dall’avere definitivamente capito che non val la pena di nutrire aspettative su un mondo così effimero e impermanente. Quando questo Distacco è accompagnato dall’Abbandono a Dio, conduce alla realizzazione, allo stato unitivo. Viceversa il distacco conduce a un ego algido che è irritato da un mondo che detesta e da cui Continua a leggere →

l’abbandono al Divino

L’Abbandono al Divino è l’unico stato in grado di distruggere la radice dell’ego. La pratica con sforzo iniziale serve a purificare la mente grossolana. La pratica del “Chi Sono Io?”, il continuo chiedersi: “Chi sono io? Chi sta pensando questo? Chi prova questa emozione?” ecc., serve a rendere noto il Sé, ma perché possiate rimanere stabilmente nel Sé dovete contemporaneamente praticare l’Abbandono al Divino. Questo Abbandono rimane come ‘stato naturale’ anche dopo la realizzazione. Continua a leggere →

le vasana e l’abbandono della via spirituale

Chi ha praticato nelle vite precedenti può avere un periodo di desiderio di Liberazione. Allora si presenta al maestro come uno che sarebbe pronto a morire pur di ottenerla. All’inizio si impegna molto nella pratica, ha qualche buon risultato, ma poi vede che ci vuole troppo tempo ed esaurisce la spinta. Perché? Perché è pieno di vasana (spinte mentali, desideri), e anche la spinta alla Liberazione entrava a far parte di quelle. Lo stesso capita con chi soffre molto. Vuole la Liberazione, Continua a leggere →

Brahman

L’eterno presente del Brahman, che tutto include nel suo implicito amore, che ogni supposto difetto trasmuta nella sua insita perfezione, è la meta bramata di qualsiasi ricercatore spirituale. È lì, immediatamente dopo la cortina della mente impura (piena di agitati contenuti), a placare ogni desiderio riempiendo il cuore di devozione ed estasi. Ti solleva dall’inferno del mondo e ti consegna al paradiso. Sì, il paradiso esiste, è il Brahman nirguna.   Continua a leggere →

fai una prova

Le persone comuni sono abituate a riferirsi alla mente come a una elemento indispensabile, probabilmente immaginano che senza mente non possano vivere. Questo è vero, ma solo parzialmente. La loro vera natura sta prima della mente. Vediamo se riesci a scoprirla facendo l’esercizio che ti propongo. Considera la mente e i suoi processi logici di causa ed effetto. Prova a sganciarti, anche solo per un momento, dalla mente e dai suoi processi. Cosa ti appare? Dovrebbe apparirti l’oceano unitivo Continua a leggere →

“non voglio stare nel mondo, voglio rimanere in assorbimento nel nirvikalpa”

— Non voglio stare nel mondo, voglio stare in assorbimento nel nirvikalpa. Quando devo fare dei lavori decado, mi ritrovo ad essere la persona, schiavo del dover compiere attività che non mi interessano. Quando sono in assorbimento abbandono la mente, ma quando sono in attività non riesco a farlo e mi sento l’autore delle azioni. Come posso superare questa mia impasse? — Perché sentirti autore delle azioni è un problema? — Mi sento fuori dal contatto col Sé. — Perché sentirsi Continua a leggere →

a un certo punto ti distaccherai dalla mente…

A un certo punto ti distaccherai dalla mente e allora ti apparirà l’oceano unitario del Brahman pieno di grazia. Immergendoti ripetutamente in Esso perderai l’individualità e sarai Liberato. *    *    * Sri Ramana Maharshi, Dal Discorso 610: Si presentò un devoto con queste domande: 1. Poiché le anime individuali e il Brahman sono una cosa sola, qual è la causa della creazione? 2. Il Brahma-Jnani [chi ha realizzato il Brahman impersonale] è soggetto alle sofferenze fisiche e alla Continua a leggere →

il piano della Liberazione

L’oggetto della ricerca della pratica del ‘Chi Sono Io?’ è lo sfondo della coscienza che c’è sempre. È completamente neutro, non alterabile, totalmente libero, neppure si accorge del sogno del mondo; potrebbe esserci la guerra nucleare, rimarrebbe senza un fremito, nessuna eco di quell’evento giungerebbe alla sua Suprema Coscienza, che è prima della apparizione della mente. È il piano del Brahman, del nirvikalpa samadhi, del sonno profondo consapevole. Lo possiamo anche indicare come Continua a leggere →