né cosciente né incosciente
Marco: — Quando medito da solo sono pura inattività. Conoscere è ancora una sottilissima attività.
Sta diventando sempre più reale la comprensione che l’incoscienza non esiste, ed è molto bello.
La tendenza verso l’incoscienza è chiusura al dolore.
Credo sia questo il senso del termine ‘sovracoscieza’ o ‘coscienza transpersonale’.
Quando Nisargadatta parla di ‘rima della coscienza’ non si riferisce all’incoscienza (vi sarebbe contraddizione con Ramana) ma all’essere Continua a leggere →