sofferenza

Allieva: — Il mio cammino spirituale appare interrompersi per un attaccamento ad una questione materiale. Un’ingiustizia nella mia vita non mi fa più andare oltre: pensieri ossessivi circa il desiderio di giustizia, di riscatto per il torto ricevuto, l’identificazione con questi pensieri, questo lato oscuro che non avevo mai sperimentato prima d’ora, il rancore… mi riportano al grado più basso della consapevolezza. Non riesco più a ricongiungermi con il mio essere essenziale e nello Continua a leggere →

tutto quello che faccio

Amati, prima del Ritiro lungo dell’anno scorso ho spinto molto: dovevo creare un gruppo, creare i Ritiri, creare un sangha, ero sugli allievi perché praticassero, partecipassero al sangha, per risolvere i loro problemi con sedute di mind clearing. Col Ritiro lungo dell’anno scorso ho sentito che quel che il Divino voleva realizzare attraverso Sergio si era concluso. L’ho anche detto, ma poi ho continuato a fare quello che facevo prima… Poi di recente l’Amato mi ha dato uno sveglino Continua a leggere →

dopo l’ultimo ritiro

— Da dopo l’ultimo ritiro quando medito spesso mi ritrovo a ‘vagare’ in spazi di ricordi della mia infanzia, nel periodo tra gli 8-9 anni, che corrisponde ai primi contatti col Sé. Oggi sono tornata lì e ogni volta che mi accorgevo di essere osservatore, riportavo l’attenzione al Sé. A un certo punto ho percepito l’amore. Ho sentito questo amore che ho dentro da sempre, come mia natura. In questo amore io nono sono più sola. Non so come spiegare… È una sensazione di completezza Continua a leggere →

dato che…

come posso non amarti dato che sei il Sé?
come puoi non amarmi dato che sono il Sé?

interiormente la compassione
va a tutti gli esseri
intrappolati nell’illusione,
inclusi i demoni,
perché tutti sono il Sé

la vita esteriore
invece necessita di discriminazione
e ha le sue leggi
ma non è questo ora
l’oggetto della nostra ricerca

 

non sono tra quelli

Quando si è scelto la Verità c’è sempre solo una scelta che si può fare, almeno per le cose importanti. Se come insegnante vedo verde, dico ‘verde’. Se non vi piace quello che dico e faccio andate altrove, dove vi piace di più. Non faccio compromessi e non mi preoccupo di perdere allievi, il sangha, i ritiri o chissà che. Mi attengo solo a ciò che è e dunque al wu wei (la non-azione). Fare compromessi col vostro ego per far esistere relazioni e famiglia spirituale significherebbe Continua a leggere →

l’ignoto sei TU

Studente: — Per ora l’indagine mi mostra che le immagini provengono dall’ignoto, nel senso che l’unica certezza che ho è che compaiono all’improvviso, a volte in massa, da ciò che io posso definire ignoto, buio. Seguono emozione e dialoghi infiniti. Marco Mineo — E se ti dicessi che... quell’Ignoto sei TU? Lo percepisci dualisticamente come buio solo perché sei ancora identificato con ciò che appare. Quando vedi più e più volte che tutto viene dall’Ignoto e che Quello sei Continua a leggere →

nel mondo ma non del mondo

— Sai quando si dice: è nel mondo ma non è del mondo?… È molto di più. È come se stessi in un posto lontano senza nessuna relazione col manifesto. Non è nemmeno come un sogno lucido… molto di più. È che non c’è nemmeno più il sogno. Qualche movimento, come un’ombra, insignificante; niente di più.

 

kama

Kama, il piacere, va guidato, non importa quanto sia avanzato l’aspirante. Le Scritture parlano degli dèi, aspiranti avanzatissimi che sono stati presi dal piacere. Hanno vissuto in un pantano (come il mondo umano sulla Terra) e adesso contattano mondi di luce, di forme quasi perfette e apparentemente imperiture, ove ogni desiderio può essere esaudito, bellezza. Kama nasce dalla loro stessa libertà. Hanno praticato, si sono disidentificati, più libertà, e arriva kama come un’onda di piena. Continua a leggere →