il Vuoto gentile che mette a posto ogni cosa

— Ancora mi stupisco, anche se proprio non dovrei, dei legami sottili che si sono creati fra noi del sangha – che a volte neanche ci conosciamo di persona – e fra noi e te. Questi ultimi giorni sono stati particolarmente difficili in un periodo difficile da mesi. Ho temuto di non farcela. Ieri sera ho avuto per ore una tachicardia fortissima, a un certo punto ho pensato di dover chiamare un medico, non l’ho fatto per non spaventare i bambini. Alla fine, era già piuttosto tardi, mi sono seduta Continua a leggere →

sogna di avere un fratello e sei nel mondo dei sogni

se l’io individuale non muore, non ti realizzi tu hai una sola cosa: l’IO rimani concentrato sul vero IO senza mollarlo sul vero IO vi sono delle identità che saltano fuori quando cerchi di rimanete attaccato al vero IO possono essere: un io che ha fallito, che non è stato abbastanza forte ecc. percorrere queste identità toglie molta energia e ti coinvolgerà nella mente interrompendo la tua pratica quando si presentano risali al vero IO che è il percipiente neutrale di queste Continua a leggere →

alla fine molli

— Caro Sergio, piano piano l’abbandono allo sfondo percipiente sta evidenziando le paure che impediscono la realizzazione, e quella che si sta evidenziando ora è proprio la paura dell’impersonalità; un conto è sapere che non c’è nessun io ed un conto è abbandonarsi a questo, e viverlo affidandosi a Dio. Ma non demordo. — Un bel lavoro! Ma permettimi qualche precisazione e qualche considerazione. La precisazione è che non c’è nessun io ‘individuale’, ma l’IO c’è eccome!!! Continua a leggere →

viene meno la necessità di sviluppare sforzo perché viene meno il coinvolgimento

Studente: — Tu mi hai scritto: “Il coinvolgimento dà un'impressione di sostanzialità a ciò che appare, come una traccia o un eco di qualcosa che non c’è più. Ma se guardi da dove viene, o cerchi CHI prova attaccamento/avversione non trovi niente." Vorrei che sviluppassi quello che hai scritto. Marco Mineo: — Non esiste niente di niente. Come un grande sogno che appare ma non esiste. Eppure scordiamo questa semplicissima Verità, e scordandola consideriamo reali delle semplici successioni Continua a leggere →

osservazione non coinvolta

Studente: — L’osservazione non coinvolta presuppone un distacco dall’insieme mente-corpo. Marco Mineo: — Sì. S: — Appare nella mente ed è normalmente qualcosa di più di un’apparizione. M: — Il coinvolgimento dà un’impressione di sostanzialità a ciò che appare, come una traccia o un eco di qualcosa che non c’è più. Ma se guardi da dove viene, o cerchi CHI prova attaccamento-avversione non trovi niente. S: — Il coinvolgimento crea un immedesimarsi vero e proprio. Continua a leggere →

vita da sadhaka

lui dice:
non riesco a dimorare nell’Eterno incondizionato
perché sono disturbato da corpo e mente.

sei disturbato perché pensi di essere corpo e mente
e quindi pensi che quei disturbi nascano da te
invece non ti riguardano affatto!

non sei il corpo
non sei la mente
e non sei neppure la comprensione.

didatti sei l’Eterno incondizionato
che tu l’abbia compreso o meno