figlio del cielo

— Come si fa a sapere se si è raggiunti un buon livello spirituale? — Chiediti: “Sono nel mondo ma non sono ‘del’ mondo?” e vedi la risposta che ti arriva. Per dirla poeticamente, non se più figlio della Terra, anche se ci cammini, sei figlio/a del cielo. Questo non significa non sentirsi capiti dal mondo, in questo si è in tanti… significa aver mollato gli attaccamenti umani legati all’identità col corpo e la personalità. E non vuol dire nemmeno vivere ritirati; uno può Continua a leggere →

shiva-shakti

Al livello più puro:

Shakti è: tutto è ME (immanenza)
Shiva è: tutto è Nulla, c’è solo il Sé trascendente.

Questi due aspetti sono sempre contemporanei e inscindibili, non dovete dimenticarlo!, anche se l’attenzione può cadere ora sull’uno ora sull’altro.

ora molteplicità ora nulla
nessuna confusione:
sempre lo stesso unico Sé

amore e nulla

Tutto quello che avviene nella vita è espressione dell’Amore. Questo non si vede mentre ti stanno tagliando a fettine, ma quando raggiungi l’Unità, lo vedi: è tutto TU (bene e male) ed è tutto Amore. Lo stesso sogno della creazione avviene per amore. Fabrizio qualche giorno fa mi scriveva poeticamente: ‘L’amore si ama talmente tanto che crea l’universo affinché possa amarsi’. L’Amore che ti ha condotto nella vita deve condurti all’Unità, e quando la raggiungi a un buon Continua a leggere →

meditazione formale

In generale fate troppo poca meditazione formale, so di persone che fanno solo 20 minuti al giorno; è troppo poca. Nell’autoindagine noi non usiamo l’intelletto discriminativo, non la shakti come fanno gli yogi. Però shakti lavora comunque. È come quando usate un software che ha un interfaccia con dei pulsanti; cliccate su dei bottoni e il software compie delle operazioni, ma dietro il clic avvengono processi di elaborazione informatica che non vedete. Vale lo stesso per l’autoindagine. Continua a leggere →

fin quando vi preoccupate della vostra persona

Fin quando vi preoccupate della vostra persona e di tutto quello che la riguarda, non potrete stabilizzarvi nel Sé. Potrete fargli delle visite fugaci, ma poi ve ne dovrete andare perché le vasana (spinte) riguardanti la vostra persona non vi permetteranno di rimanere immersi in sat-chit-ananda. Solo quando abbandonate la vostra persona e tutto ciò che la riguarda, cominciate a riconoscervi sempre più stabilmente nel Sé Non preoccuparsi della propria persona non significa che non possiate Continua a leggere →

niente al di là dell’UNO

Niente al di là dell’UNO.

Se dico: “sono zero”, i miei allievi dopo che avranno scoperto di essere UNO, continueranno a cercare lo zero, con inutile sofferenza.

Invece loro dovrebbero rimanere in Quello finché la mente non muore. Ma se vanno a cercare di afferrare la coda dello zero, la loro mente rimarrà viva e vegeta in una sterile ricerca.

Sembra che non sia stato registrato niente nella mente

In questi giorni ogni evento vissuto si cancella istantaneamente. Sembra che non sia stato registrato niente nella mente durante la giornata, non c’è ricordo, ma se serve ricordare qualcosa allora ne emerge la memoria. Capisco che il ‘rimuginare nella memoria’ non può più accadermi in modo meccanico. Senza registrazione, non è successo niente. Sono sempre serena. Quando si cambia frequenza non è facile far comprendere agli altri di cosa si tratta. Si prova, ma solo chi sa comprende. Ti Continua a leggere →