Ritiro Lungo

Ricordo che quando l’anno scorso ho partecipato al Ritiro Lungo, il passaggio dalla diade come comunicazione, crisi e clearing intenso, che ha caratterizzato principalmente la mia pratica dei primi tre giorni, a partire dal quarto giorno è fluito nella contemplazione e nel silenzio in modo naturale. Dopo il quarto giorno era un esplorare quello spazio infinito in modo diverso: ora come vuoto, come pienezza, come amore puro del primo incontro, ora gioia incontenibile, silenzio. Trovo che Continua a leggere →

quando lo sforzo è continuo si trasforma in continuità senza sforzo

Allievo: Ciao Marco. Mi sembra che il mind clearing funzioni meglio della meditazione con sforzo (forse perché non so ancora meditare). Col clearing funzioni sto entrando nello stato meditativo spontaneamente. Ieri sera c’era silenzio con solo un briciolo di mente sotto forma di sensazione, non di pensiero/i, sovrapposta alla consapevolezza – lo so che non è ancora pura consapevolezza. Con la meditazione formale faccio ancora un po’ fatica perché cerco di stare sulla consapevolezza che Continua a leggere →

riposo e attaccamento all’incoscienza

Uno degli attaccamenti più potenti, credo il più potente, è quello verso il sonno. La mente comune conosce un solo modo per riposare: l’incoscienza. Da qui il paradosso (fenomeno evidente in chi soffre di insonnia) del rincorrere il sonno come assoluta necessità! È un rintanarsi in delle ‘sacche’ di incoscienza per proteggersi dal sentire. Ci proteggiamo dal sentire il dolore scegliendo l’incoscienza. Di fatto però ci proteggiamo dalla pura consapevolezza che è puro riposo, la Continua a leggere →