il distacco dall’illusione

Il silenzio è il risultato del contemplare lo specchio (la coscienza) anziché ciò che vi è riflesso (i fenomeni). Non importa quante esperienze spirituali hai e quanto siano profonde. Finché non scegli di identificarti nella coscienza (ciò che veramente sei) anziché nei vari fenomeni apparenti e transitori, non vi sarà realizzazione. Se non sei ancora riuscito a farlo, questo significa che devi lavorare sul distacco dall’illusione. Continua a leggere →

la via diretta

Dai Satsangha di Francis Lucille Partecipante: — Quando il percorso è chiaro, a volte si raggiunge qualcosa da cui poi si diventa dipendenti. È chiaro però che qualsiasi tecnica, per il fatto stesso di essere una tecnica, porta il praticante nel passato. Lucille: — Questo è un buono perché non vi è alcun percorso. Partecipante: — Ma sembra che ci sia un processo nel tempo. Lucille: — Un percorso implica che ci sia qualcuno che viaggia su una via. Scopri chi vuole viaggiare Continua a leggere →

la paura della morte

Dai Satsangha di Francis Lucille Lucille: — Tutta la sofferenza si basa sull’idea che la morte sia qualcosa di male. Che ne siamo consapevoli o meno, la sofferenza ha a che vedere con la paura della morte. La gente è pronta a sopportare una grande quantità di dolore fisico piuttosto che morire. La credenza di essere soggetti alla morte è la causa della sofferenza; questa sofferenza ci impedisce di vivere veramente offrendoci una vita basata sulla falsa convinzione di essere mortali. Tale Continua a leggere →

sofferenza e dolore, due cose ben diverse

Dai Satsangha di Francis Lucille Partecipante: — Vorrei fare una domanda sul dolore e la sofferenza. Lucille: — C’è differenza tra le due cose. Vuoi dire dolore o sofferenza? Partecipante: — Penso che sia artificioso dire che c’è differenza. Direi che in molti casi vanno mano nella mano. Lucille: — La sofferenza, quella psicologica, non è necessaria e può essere evitata, ma esiste certamente il dolore, e non può essere evitato, questa è la differenza. Provare e dolore Continua a leggere →

c’è solo il Sé

Dai Satsangha di Francis Lucille: Interlocutore: — Diversi maestri dicono che il Sé è consapevole soltanto di se stesso e di nient’altro. Lucille: — È vero, è consapevole solo di se stesso. Ma quando il Sé è pienamente compreso si comprende anche che tutto è il Sé, che nulla è separato dal Sé. Allora qualsiasi cosa si sperimentata, è vissuta come Sé. Interlocutore: — Perciò la coscienza ad esempio non vede gli uccelli come qualcosa di separato da se stesso, gli uccelli Continua a leggere →

Dio dappertutto, in ogni caso

— C’è una struttura che in superficie è reattiva, spesso nervosa, e in profondità sembra non avere giudizi particolari su ciò che accade. — Non occuparti più della struttura superficiale. Mollala e lascia che sia; fa parte del gioco dei guna. — Sono accompagnata in modo più o meno costante da un senso di estraneità agli altri. Su un piano non c’è distinzione alcuna, su un altro come essere lontana. — Sì, è così. Ma questa dicotomia rimane perché c’è ancora una Continua a leggere →

oltre ogni immaginazione

un amore puro, oltre ogni possibile immaginazione; potremmo chiamarlo amore divino, ma ciò sarebbe ancora lontano dalla realtà. un amore totalitario, unico, perfetto, incommensurabile; un amore talmente grande che, come il Big Bang, è esploso creando la Conoscenza ed il conoscibile di cui anche l’inconoscibile è parte. e tu? e tu sei quell'infinito amore creatore di tutto al solo scopo di riconoscerti sei un diamante sulla cui superficie, in apparenza, si è depositato Continua a leggere →