Più in fretta l’aspirante si arrende al fatto che tutto e Vuoto, più in fretta si dissolve la materia. Per materia intendo qualsiasi struttura, e quindi la mente, i concetti, l’ego. Il creato in quanto materia-struttura si dissolve. Resta lo SPLENDORE inenarrabile!
Archivio mensile:Giugno 2017
il sogno di A.
Stanotte ho fatto un sogno. Io e R. ci trovavamo in una sorta di bunker insieme ad altra gente, forse in seguito ad un disastro, non c’era possibilità di uscire. Vivevamo lì, cercando ogni giorno di sopravvivere. Perdevo R. e andavo a cercarlo finendo in una zona proibita e pericolosa, ero inseguita da qualcosa o qualcuno ma non mi voltavo e continuavo a correre, alla fine trovavo R. e insieme decidevamo di saltare da un burrone, l’unica via d'uscita. Non si vedeva cosa ci fosse sotto, era Continua a leggere →
approfondimenti sulla pratica dell’osservare
Riporto i report di un’aspirante avanzata che si sta dirigendo rapidamente verso manonasa, la definitiva disidentificazione dalla mente con la definitiva morte dell’ego autoreferenziale. Testimoniano quanto sia importante, per ottenere la liberazione, continuare a meditare anche quando si è raggiunta una certa stabilità nel Sé.
L’osservazione assolutamente neutra – senza cercare di analizzare ciò che appare, senza dare giudizi, e senza neppure cercare di riconoscere l’oggetto – Continua a leggere →
oltre la beatitudine
OLTRE LA BEATITUDINE
Un Viaggio Verso la Verità Ultima
Shivarudra Balayogi
DAL CAPITOLO 14 – TAPAS
I tapas cominciarono con Swamiji che indusse Seenu a entrare in uno stato di profonda meditazione con la mente calma. La guida che Egli diede constava di due sole principali direttive:
“Lentamente porta con cura entrambi i globi oculari verso il punto tra le sopracciglia e avrai risultati sorprendenti.
E aggiunse: “Quando arriva una visione o un pensiero, qualsiasi cosa, in qualsiasi Continua a leggere →
sto iniziando a percepire un ingigantirsi del senso del me e un rimpicciolirsi del mondo esterno
Caro Marco,
cerco di immergermi nel ‘me’ che sento, percependolo così come viene e senza cercare, se riesco, di far intervenire la mente con le sue ‘proiezioni’, come le chiami anche tu.
Mi ‘appoggio’, cioè do forza alla parte di me che sembra già sapere chi è e non desidera altro che essere quello che è.
Durante la giornata, quando mi ricordo, riporto tutta la mia attenzione al mio interno, ed ho come la sensazione di risucchiare dentro di me il mondo esterno, in questo Continua a leggere →
esperienza diretta
Grazie Marco.
Approfitto di questo momento di pace per relazionare sulla sessione appena finita.
Oggi sono arrivata a percepire un vuoto, un nulla, presente nella ‘realtà’ che non mi ha fatto sentire separata, anzi mi ha fatto percepire come quel nulla sia nel tutto di questa realtà.
Anzi, è meglio dire che in questo momento e in questo posto sono con ciò che corpo e mente percepiscono, ed insieme ero nel nulla.
Ancora adesso lo sento, sento che non è staccato, che è presente, che Continua a leggere →
sto iniziando ad amarmi…
Rispondi
Ciao Marco,
vorrei aggiornarti sulla mia pratica.
I soliti alti e bassi: momenti in cui mi sembra di arrivare a fondermi con le mosche, i trifogli, gli universi e persino coi miei simili – cosa davvero eccezionale –, e in quei momenti mi sembra di provare amore e che tutto sia in armonia, e momenti in cui mi sento separata da quello che mi appare come esterno a me: il mondo con tutto ciò che contiene.
Mi sto accorgendo però che in questi alti e bassi in cui continuo in apparenza a Continua a leggere →
e sopraggiunge la liberazione…
L’errore che fanno gli aspiranti che raggiungono una certa stabilità nel Sé è di non continuare a meditare. In questo modo mancano la completa disidentificazione dalla mente e quindi la liberazione. Per loro vi sarà ancora reincarnazione karmica perché non hanno tranciato i cicli del samsara di rinascita-morte-rinascita.
Invece continuando a meditare il più possibile dimorando nel Sé, i semi/spinte della mente si placano, fino da appassire definitivamente. Allora la meditazione, che era Continua a leggere →
immobile
immobile
osservo il dissolversi di me
nella totalità del divenire.
l’Uno non conosce un altro.
Marco Mineo
COMMENTO DI SERGIO:
Uno haiku di grande semplicissima bellezze e profondità. La prolungata auto-osservazione e l’abbandono conducono al silenzio mentale, e quindi al dissolversi del senso del sé individuale nel divenire che, paradossalmente, pur in continuo movimento appare in essenza immobile. Cita un detto zen: “Quant’acqua è passata sotto il vecchi ponte di pietra. Ma Continua a leggere →
ho capito che non sono né il corpo né la mente
— Fin dalla giovane età mi divertivo inconsapevolmente a viaggiare fuori dal corpo, e anche se so che non è evolutivo per l’anima, ho capito una cosa molto importante, che non sono né il corpo né la mente, e questa consapevolezza pratica non te la può dare nessuna teoria esterna.
Poi andando avanti mi sono fatto molte domande sull’esistenza, su chi sono io, sull’esistenza di Dio, sul destino dell’uomo ecc ecc.
Allora mi sono buttato a capofitto su i libri di filosofia, religione, Continua a leggere →