quando rifletto su questo nulla perenne entro in crisi
A. — Caro Sergio, per quanto desideri non recarti altro disturbo, sono assillato negli ultimi giorni da un quesito di proporzioni gigantesche. Ultimamente sto vivendo lunghe pause di silenzio mentale. Non di rado capita che io venga addirittura assorbito da esso.
Sergio — È una grande, grande conquista spirituale!!!
A. — Tuttavia quando rifletto su questo Nulla perenne entro in crisi. È l’eternità senza alcuna connotazione di gioia o amore. Come si può desiderare una simile fine?
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