nel cuore del maestro

Aspirante: — Maestro ora sento solo gratitudine e forse è il regalo più grande che posso ricevere il sentire le sue parole...la seguo con Amore ❤ Sergio: — Amato, chiamami Sergio. Con un padre ci si deve sentire in confidenza. Nessuna formalità. Il rispetto non viene dalla forma ma dall'amore... ❤ Aspirante: — Grazie grazie Sergio, seguirò il tuo invito ❤... che Gioia! Sergio: — Condivido con te un aneddoto, sono certo che ne coglierai l’insegnamento immediatamente. Una Continua a leggere →

nirvana

nirvana significa non avere un io e non avere un io significa abbandonarsi al momento ogni momento è Dio e amore ed estasi resistere al momento vuol dire non essere in grado di riconoscere Dio appare allora la speranza di un momento futuro ma chi spera in un momento che è altro da Dio presente? non certo il Sé è l’ego che è riapparso assieme al divenire ma non bisogna sentirsi in colpa se succede la realizzazione è totale abbandono al Divino sempre presente quello Continua a leggere →

spontaneamente se cerco chi ascolta ritorno lì

Ciao Sergio. Non ci conosciamo di persona, ma da quando ho scoperto il sito ho letto tutto! Volevo chiederti riguardo il trovare e dimorare nel senso dell’io. È possibile che per me sia situato nel senso dell’ascoltare? Spontaneamente se cerco chi ascolta ritorno lì. A uno spazio di ascolto composto da un silenzio frusciante che contiene tutti i rumori del momento. È come un senso di presenza senza altri contenuti se non lo spazio detto sopra. Ti ringrazio per quello che fai e credo di incontrarti Continua a leggere →

chi dice che non sono necessari né alcuna pratica né alcuno sforzo

2 categorie: ● Quelli che hanno l’«illuminazione cognitiva». Loro ci pensano, ci studiano e decidono che dato che sono il Sé non devono preoccuparsi di niente. Tutto avviene a livello mentale. ● Quelli che sono in nirvikalpa, il samadhi senza sforzo, incluso anche quelli che sono da poco nel sahaja, il samadhi senza sforzo e ininterrotto. Sono tanto soggettivi, universalizzano le loro esperienze e, nel caso dei neoilluminati, non gestiscono le percezioni dello stato unitivo, pensano Continua a leggere →

cambiate universo e identità

In ‘Un’Erronea Idea di Distacco’, quando M. in un commento presentò l’idea di una vita infinita, concludendo “nulla ha un inizio e nulla ha una fine”, io risposi “Sì e no. ‘No’ nel senso che il sonno desto si dilata sempre più …”. Non sono stato abbastanza chiaro sul fatto che la vita umana sparisce. Sapete che nel sonno profondo senza sogni non vi sono impressioni. Viene detto ‘ignoranza’ perché non c’è la coscienza della coscienza. Ma nel sonno desto c’è, Continua a leggere →

il nulla/vuoto/silenzio come fuga

Quando subiamo un grande dolore abbiamo uno shock. Le persone normali possono avere un periodo di intontimento o addirittura perdere i sensi temporaneamente. Chi invece ha già delle esperienze dirette di un certo livello scivola nel vuoto/nulla/silenzio, e lì vede che non è successo nulla, che c’è solo l’Uno, armonia e pace. Ma non basta per niente!!! Se invece usciti dal Vuoto sono chiusi come un’ostrica e pieni di giudizi negativi, hanno mancato la Lezione Divina, e dovranno ripeterla Continua a leggere →

la sadhana dell‘inviare amore

Se fatta in diade, il partner che ascolta dà l’istruzione ‘Invia amore’. Il partner che medita l’accetta, chiude gli occhi, trova un oggetto: tutto l’universo manifesto, una persona ecc., e invia amore; quando sente che il ciclo è concluso apre gli occhi e comunica al partner che ascolta ciò che è emerso dalla sua meditazione. Al gong si cambiano i ruoli. Se fatta individualmente il meditante fa lo stesso processo da solo, senza comunicazione. A quali oggetti inviare amore? A quelli Continua a leggere →

un’erronea idea di distacco

Sergio: — L’errore che compiono anche aspiranti avanzati è di pensare che per avere il distacco uno debba essere emotivamente frigido. Voi credete davvero che Arjuna mentre squarciava ventri con la sua spada fosse nell’impassibilità emotiva dello yogi? Vi state illudendo. Se cominciate a pensare: mio Dio, sono un maestro, insegno la quiete del Sé e ho emozioni intense, non avete capito come funziona... M.: — Ciò che sto sperimentando è proprio questo. Tutto ciò che c'era prima Continua a leggere →

la base del sonno desto

Malika: — Che assurdità quel fare che faceva colui [l’ego] che pensava di essere me. Tornata a casa [dal seminario che ha guidato] testimonio questa pace che in me non ha fine. Se qualcuno in me prova anche solo un istante a parlarmi di fare qualcosa, poi nessuno si muove, nessuno si scompiglia o si scuote. Sono ancora in uno stato di trace senza volontà di azione, senza desiderio di null’altro di ciò che già in Realtà c’è ed è qui ora. Sergio: — Lo stato di trace che descrivi Continua a leggere →