la consapevolezza che osserva la consapevolezza

R., il Testimone è il Sé, e la Consapevolezza pura, neutra, fino a non sapere cosa vede, esattamente come una lastra fotosensibile non sa cosa ritrae. Contemplare il Testimone significa: la Consapevolezza che osserva la Consapevolezza. La contemplazione ti porterà a fonderti: Consapevolezza nella Consapevolezza, né più oggetto né più soggetto. I pensieri si acquietano o si fermano, il mondo sparisce. Puoi anche non sapere che sei nello stato unitivo e te ne accorgi quando ne sei uscito. La Continua a leggere →

l’eterno presente del non-pensare: cioè il Sé

Il testo che vi segnalo è la testimonianza di una devota di spicco tra i devoti di Bhagavan. In esso vi è un insegnamento importantissimo sulla non-azione: lei chiede a Bhagavan: «Che cos’è l’Atma?». E Bhagavan risponde: «Restare senza pensare è Atma». Il Cielo esiste, non bisogna crearlo, e quando non vi sono le nuvole appare. Lo stesso è per il Sé: quando non si pensa appare il Sé. Più avanti la devota sente il desiderio di meditare anziché lavorare in cucina e dice: «Cos’ho Continua a leggere →

autoindagine

Quelli che hanno sfiducia verso loro stessi hanno più problemi con l'autoindagine, perché rifiutano il loro ‘io’ e quindi non riescono ad immergersi in esso e ad abbandonarsi: lo detestano. Ma quel senso del loro ‘io’ che appare come un ego separato, identificato con il corpo, in realtà è il Sé, il puro Essere-Consapevolezza universale. Questi aspiranti vanno incoraggiati, spesso hanno bisogni di mind clearing per sfondare le avversioni maggiori verso loro stessi. Il maestro dà Continua a leggere →

le sofferenze e le tragedie della vita

Le sofferenze e le tragedie della vita mettono a nudo la nostra parte più umana, in modo forte e profondo lasciando davvero spazio al manifestarsi della vita con irruenza e potenza. Da lì nasce una reale e struggevole consapevolezza delle cose, tramite un processo doloroso, ma vero. Da lì nasce la vera consapevolezza di essere oltre a tanti schemi mentali e ruoli.

Rudra Andrea Rada

ho avuto un piccolo samadhi…

Un carissimo fratello spirituale ed amico sta vivendo da tempo grande, direi eccezionale difficoltà nella vita materiale. Ciò si riversa sulla sua famiglia dandogli molta pena. Siamo rimasti in contatto e un po’ di giorni fa gli ho inviato il primo Volume di ‘Ricordi di Sri Ramana Maharshi’, memore che quando si attraversano periodi assai difficili, leggere della vita dei santi aiuta a superarli. Stasera mi scrive: — Ho avuto un piccolo samadhi... Era da qualche tempo che non ne sperimentavo. — Continua a leggere →

sul silenzio e il ritirarsi dal mondo

Bhagavan era contrario alla pratica del silenzio. È il pensiero che bisogna controllare. Se non si parla ma il pensiero continua non vi è alcun silenzio. Il pensiero, e non la parola, è l’ostacolo da superare. Sul ritirarsi nelle foreste o nelle caverne esprimeva lo stesso punto di vista. Sosteneva che la vita nel mondo è proprio l’ambiente necessario per aiutare l’aspirante nella pratica spirituale (sadhana). Chi riesce ad essere nel mondo, ma non del mondo, ha raggiunto un alto grado Continua a leggere →

senti che tutto ti ama

Senti che tutto ti Ama? È importante che conquisti tale consapevolezza. L’essenza della relazione tra gli esseri del creato è l’Amore! Il Creato stesso nasce unicamente per amore: un moto all’interno dell’Assoluto ne sconquassa l’immobilità partorendo il sogno della Creazione. Questo moto è una spinta ad amare/amarsi. Perciò è impossibile che gli altri non ti amino. È vero, non sempre scambiano amore. Quello che succede è che loro sono lì solo per amarti, ma a causa dell’ignoranza Continua a leggere →

Il Tempio di Pavalakundru

Il Tempio di Pavalakundru Discorsi su Sri Ramana Maharshi Raccontati da David Godman – Il Testo del Video – ❖ ❖ ❖ Da un lato del tempio, a circa 300 metri, emerge un ammasso di rocce chiamato Pavalakundru, che in lingua Tamil significa ‘colle corallino’, ma che del corallo non ha né il colore né la materia. Si tratta infatti di una piccola sporgenza di granito, ed è il luogo in cui andò a stare Bhagavan nel 1898, e dove più tardi fu ritrovato dalla madre. Lui non ci soggiornò Continua a leggere →