ritiri per aspiranti avanzati

Sri Ramana Maharshi insegna che la Realtà ultima è Turiya. Turiya è il fondersi (samadhi) dell’osservatore nel Soggetto ultimo: l’Io nell’Io, l’Essere nell’Essere, la Coscienza nella Coscienza. Trattandosi di aspiranti avanzati, lo scopo di questi Ritiri non è scoprire lo stato naturale ma è renderlo continuo. L’abbandono è predominante, non vi sono diadi, ed è l’orario ad adattarsi ai partecipanti e non viceversa. Le ore di meditazione giornaliera in sala sono soltanto Continua a leggere →

tutto positivo

A un certo punto, l’amore per Dio e la Sua bellezza portano l’aspirante a vedere tutto positivo; non appena entra in questo stato si accorge che la principale motivazione che guidava la sua sadhana era la paura del dolore e della morte. ‘Positivo’ non vuol dire che egli pensa che tutto andrà bene secondo una logica umana, ma che ha totale fiducia in Dio e sa che Dio si prenderà cura di lui, e se anche vi potrebbero essere delle sciagure nella sua vita umana, queste sono solo per il suo Continua a leggere →

sostituisci la compassione all’odio e l’indifferenza

A grandi linee, superate le pratiche preliminari e le meditazioni su oggetti esterni, il vero percorso spirituale comincia con un’introversione dell’attenzione che si ritira dagli oggetti dei sensi e si rivolge al soggetto percipiente. Quando l’aspirante scopre che il soggetto percipiente è il Divino stesso, la gioia che prova lo porta nuovamente a un’estroversione. Questa volta però l’attenzione non rileva oggetti separati, ma il Divino in tutti i suoi aspetti, forme e manifestazioni, Continua a leggere →

riconoscere il vuoto nella forma

“La veglia è il sogno che sogna di non sognare” Jorge Luis Borges La natura di tutto è Vuoto, ma questo vuoto non è un nulla perché contiene Consapevolezza. La consapevolezza di cui parlo è prima della coscienza duale frammentata dalla mente in soggetto ed oggetto. In questa consapevolezza originaria soggetto e oggetto sono Uno. Il Vuoto è la natura ‘pura’ di tutte le cose: quieta, silente, priva di contenuti, di movimento, di intenzione. La Consapevolezza è la Continua a leggere →

non devi temere nessuna sconfitta personale

L’aspirante alla Liberazione non deve temere nessuna sconfitta personale. Se la teme, vuol dire che è dipendente da quella condizione esterna che ha perso o teme di perdere, e quindi cadrà prima o poi su tale dipendenza. La persona muore perciò, oltre alle sconfitte parziali, è destinata alla sconfitta suprema, mentre il Sé non ha bisogno di niente se non di se stesso, perciò è trionfo in sé. Quando hai una sconfitta personale accoglila a braccia aperte, amala e cerca di capire cosa Continua a leggere →

libertà

Molti, delusi dalla vita del mondo, desiderano la trascendenza del Sé. Ma per ottenere tale trascendenza bisogna integrare al Sé la vita del mondo. Come fare? Due metodi infallibili: ● Riconosci che tutti gli esseri senzienti sono liberi e rispetta tale libertà Questo, ad esempio, significa non pretendere da loro. Se ti vogliono aiutare ti aiutano e se non vogliono non lo faranno. Pretendere vuol dire diventare dipendenti. Quando comprendi questo, non ti arrabbi più se gli altri deludono Continua a leggere →

‘ama tutto’ e ‘dimora nel soggetto ultimo’ sono le ultime due tecniche

‘Ama tutto’ e ‘dimora nel soggetto ultimo’ sono le ultime due tecniche che proseguono anche dopo la realizzazione come stato naturale. Tu, Giorgio, stai progredendo molto perché grazia alla tua assiduità nella pratica e al mind clearing con me ti stai riconciliando con te stesso! Le persone che hanno problemi e non progrediscono sono persone che non si vogliono bene. Non esiste sofferenza maggiore che essere contro se stessi. Ecco perché il primo comandamento del Dharma è ‘non Continua a leggere →

si tramuta in soavità

Questo ‘Nulla’, ossia capire che tutto il film della vita del mondo è aria fritta, si tramuta in soavità. Soavità perché c’è pace rispetto a quel che può accadere nel mondo, e c’è la continua percezione dell’Unità, della Coesione di tutti gli esseri senzienti; non i corpi, non le menti, non i ruoli… quello che veramente sono: il Sé imperituro! Questo è amore e insegnamento implicito. Nessuno sforzo.