in alcuni momenti sono il Sé

— In alcuni momenti sono il Sé in cui immagini, sensazioni ecc. entrano ed escono senza lasciare traccia. La materia diventa più sottile e si trasforma in energia. Quindi mi chiedo: ma qual è il significato del corpo fisico con i suoi acciacchi? Di questo mondo con tutti i suoi condizionamenti? È un aiuto o una punizione? A quel punto cerco di abbandonarmi al Divino e questo mi aiuta. — Bravissimo! Io lo aspettavo. A quello che ti ho detto deve aggiungersi l’Abbandono, altrimenti è Continua a leggere →

la stabilizzazione dell’illuminazione

Quando si leggono le storie spirituali si pensa che uno raggiunga l’illuminazione e finalmente è fatta, sta a posto così... Per procedere con ordine, dobbiamo stabilire un punto convenzionale da cui far partire l’illuminazione. Io parto dal momento in cui l’aspirante ha capito che è Il Sé, di non essere il corpo e la mente, che il suo io non è personale, e testimonia tutte le manifestazioni confondersi raramente con loro e perdendo raramente la consapevolezza di essere il Sé eterno, Continua a leggere →

devozione al Guru e a Dio

Il sadhaka sulla via di Jnana è spesso arrogante (almeno in occidente, altrove non so) e non conosce o addirittura snobba la devozione al Guru e a Dio. Qualcuno mi ha addirittura scritto criticando il mio uso della parola Dio perché a sua dire sarebbe duale. Senza abbandono al Guru e a Dio non si va da nessuna parte, l’ego rimane lì! In tutte le varie biografie di Sri Ramana Maharshi risalta evidente che la devozione e l’abbandono al Divino di Bhagavan erano assoluti. Dal Jnaneshwari, Continua a leggere →