San Giorgio che sconfigge l’illusione

Giorgio: — Maestro, stanotte ho sognato che stavo guidando un’auto e ad un certo punto finiva la strada. C’era una nebbia gialla ed oltre a quella non c’era più niente. Non potevo più andare avanti e tornare non aveva senso. Poi ho capito che era un sogno e mi sono svegliato. Da quasi tutto il giorno c’è una sorta di depressione in me. Qualcosa che mi dice che niente ha un senso, non c’è uno scopo, niente traguardi ne ambizioni e comunque posso costruire solo castelli di sabbia perché Continua a leggere →

la funzione del testimone

Se non si riesce a mantenersi nel Sé, allora la meta dovrebbe essere quella di mantenersi nel Testimone ‘senza interruzioni’. E non si pensi che non siano necessarie sedute di meditazione formale nelle quali è possibile raggiungere bel altra profondità che durante le attività quotidiane – come ad esempio testimoniare quando ci si addormenta. Il Testimone svolge una implicita funzione ‘neti’ (io non sono questo), e quando è stabile allora alla mente compare il Sé – e da qui spiegherò Continua a leggere →

sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione

— Sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione, ma i disturbi si riducono. — Questa visione va abbandonata. Noi non pratichiamo come praticherebbe un ninja. Il Silenzio nasce dal Sé. Il Testimone diventa così sottile da testimoniare anche quando ti addormenti, allora comprendi che ‘CI SEI’ anche quando sei incosciente; ecco perché è detto “coscienza e incoscienza sono la stessa cosa per il Jnani”. Comprendi che NIENTE TI APPARTIENE: dolori, pensieri ecc., e sei Libero! Solo Continua a leggere →

il nodo della mente

La questione è che quando l’aspirante inizia una sadhana, la fa sentendosi il titolare anche della pratica spirituale. Allora tu gli dici “poniti come testimone neutrale” e lui lo fa, ma col punto di vista di stare facendo qualcosa per se stesso, e ciò riduce il potere di qualsiasi pratica al 30%. Comunque va avanti… e quando è maturo ad abbandonare la mente – che è sovraordinata al corpo e quindi lo include – allora egli diventa uno strumento nella mai di Dio. Con tale stato d’animo Continua a leggere →

samadhi

Colui che vede tutti gli esseri nel Sé e si è ritrovato in tutti gli esseri, da cosa si ritirerebbe? Chi ha scoperto questa Unità, quale dolore, quale illusione può ancora toccarlo? Si muove, eppure non si muove! È lontano, eppure è a portata di mano! È dentro tutto questo, eppure è anche al di fuori di tutto questo. Il pensiero stesso non può raggiungerlo, né possono farlo gli dei. Sebbene stia fermo, corre più veloce di tutti. Conoscenza e ignoranza sono uguali per lui, Continua a leggere →

non sarebbe meglio se il guru concedesse l’illuminazione direttamente?

Tra i visitatori di quel giorno c’era un ricercatore di saggezza che aveva già visitato un gran numero di āshram e di swāmī. Era assolutamente sincero e aveva anche un’assoluta fiducia nell’insegnamento del suo attuale Guru. Tuttavia, quando questo Guru ha insistito sul fatto che avrebbe dovuto prendere la decisione finale di dedicarsi almeno per diversi anni a meditare in silenzio e solitudine, questo a lui sembrò troppo. Non sarebbe molto più semplice se il Guru lo introducesse direttamente? Continua a leggere →

fluttuazioni del pensiero

“Bisogna guardare le fluttuazioni della mente senza toccare nulla. Rimanendo come testimone neutrale di pensieri, emozioni, sensazioni e percezioni, si arriva a conoscere ciò che è prima della mente”. “Per coloro che seguono il Sentiero della Conoscenza (Jnana) e gli insegnamenti della Non-Dualità (Advaita), non è necessario cercare di fermare le modificazioni della mente. Devono semplicemente ignorare il flusso di pensieri e concentrarci sul soggetto di tutta la consapevolezza relativa: Continua a leggere →

mi identifico nell’azione

— Caro Sergio, mi riconosco nel tuo ultimo post. Sono spesso testimone, ma non sono stabile perché mi accade è di essere identificata nell’azione, cioè di essere totale in ciò che accade, salvo poi ritornare sullo sfondo e testimoniare ciò che accade, emerge il distacco e velocemente si passa ad altra azione. Inoltre non ho la percezione che le cose accadano fuori di me. Anche non sono testimone, so profondamente – non solo come conoscenza mentale – di essere il contenitore, il contenuto Continua a leggere →