il mio essere è esattamente il senso di essere dell’universo
Caro Sergio, da qualche giorno c’è un contatto diverso con ‘CIÒ CHE C’È’.
È come se ciò che prima faticavo a sostenere, ora, pur rimanendo immutato il sentire, è più familiare. Nel senso che ‘è’: fermo, stabile, pulito.
Ciò che è, è, senza interferenze. E il momento presente è perfetto, puro e cristallino.
Tutto è.
Il piacere è sempre più familiare, inteso come beatitudine profonda e onnipervasiva. È come se mi stessi allineando a questo piacere e potessi contenerlo, Continua a leggere →