per potersi abbandonare al Divino bisogna prima conoscere la vera natura

— L’approccio dell’autoindagine è che per potersi abbandonare al Divino bisogna prima conoscere la vera natura, altrimenti uno non sa a cosa dovrebbe abbandonarsi e il Divino non è niente di più che un concetto religioso che in realtà non si comprende. Hai conosciuto la vera natura? Quando la si conosce si scopre che non vi è nessun io, nessun individuo, nessun ‘avere’ del mondo fenomenico, e che gli eventi che si producono in esso appaiono in virtù di un potere superiore. L’Essere-Consapevolezza Continua a leggere →

tra il conoscere la vera natura e il dimorarvi c’è uno spazio

— Tra il conoscere la vera natura e il dimorarvi c’è uno spazio in cui l’aspirante impara e mantenere la mente rivolta al Divino; io chiamo questa fase: Ricordare Dio. Che in questo vi sia dello sforzo per cambiare abitudini, ci sta, ma dev’essere uno sforzo piacevole, come quando ci impegniamo in qualcosa che ci interessa. Se hai troppe difficoltà vuol dire che c’è poco distacco. Come corpo e persona non hai futuro. L’unico futuro che hai è nel tuo vero essere. Perciò il mondo Continua a leggere →

ricordare Dio

Perché Sōsan, il terzo patriarca dello Zen, si è guarito dalla lebbra con lo zazen? Perché il nutrimento non è solo quello fisico. Di cosa ti nutri nella vita quotidiana quando non sei in meditazione? QUESTO È CIÒ SU CUI DEVI CONCENTRARE LA TUA ATTENZIONE ADESSO! La fase dell’autoindagine l’hai già completata con successo. Ora devi RICORDARE SEMPRE DIO. Altrimenti cadi nell’errore di quelli che fanno gli Intensivi di Illuminazione. Si illuminano agli Intensivi e poi ritornano Continua a leggere →

Sōsan afflitto dalla lebbra

Sōsan (?- 606), il 3° patriarca della tradizione buddhista cinese Chán (Zen in giapponese), quando era ancora un monaco era afflitto dalla lebbra. Racconta di lui il Denkoroku: «Sōsan si recò da Eka, il 2° patriarca, e gli disse: “Il corpo del discepolo è avvolto da una malattia mortale, vi chiedo, maestro, di estinguere i miei peccati”. Il 2° patriarca rispose: “Portami i tuoi peccati; te li estinguerò”. Sōsan stette seduto tranquillo e poi disse: “Benché io abbia cercato i Continua a leggere →

da dove nasce l’amore?

Quando il mondo appare come un’estensione della nostra mente, e in quanto tale avviene in noi stessi come Sé, sembra di vivere in un sogno lucido. Nasce allora l’Amore. All’inizio sembra che l’amore si riferisca alle varie apparenze, e in effetti è anche così. Ma a guardar bene ci si accorge che l’Amore nasce dal contatto con lo stupefacente splendore della nostra vera natura assoluta e innominabile. È così irresistibile… Pare che tutto il garbuglio della creazione duale Continua a leggere →