il coraggio e l’entusiasmo che nasce dalla trascendenza

Finché l’attenzione del jiva è rivolta alle miserie proprie e della vita, entusiasmo e coraggio saranno assai bassi. L’aspirante deve credere alle parole dei Maestri e sforzarsi con tutta la forza della sua concentrazione di contattare la Trascendenza, che è la sua reale identità. Deve cercarla, amarla e ispirarsi con letture, musiche o mantra. Si ottiene ciò che si ama incondizionatamente. Parlo di quell’amore che supera tutti gli ostacoli e che non è scoraggiato dal tempo. Se non sei Continua a leggere →

Sono Shiva Sono Shiva! Shivoham Shivoham!

Adi Shankara Nirvana Shatkam - Sei Strofe sul Nirvana 1. Non sono la mente, né l’intelletto, né l’Io, né sono invero l’insieme di tutto questo. Non sono l’udito, né l’olfatto, né alcuno degli altri sensi. Non sono lo spazio, né la terra, né il fuoco, né l’aria. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva! 2. Non sono il prana, né i cinque soffi vitali, né i sette elementi del corpo, né i cinque involucri (corpi). Non sono la lingua, né le mani, né Continua a leggere →

la realizzazione è semplice

Individuate l’Essere universale, eterno, immutabile, che non conosce cambiamenti, che non ha spinte né ha azione. Non c’è bisogno che andiate a un ritiro per trovarlo; tutti sanno di esistere. L’Esistenza impersonale è già consapevole negli esseri umani, mentre è nell’incoscienza del sonno profondo nei minerali, e nella semi-coscienza del sogno negli animali. Quindi individuate l’Essere universale, ripulitelo dalle sovrapposizioni dell’io personale e avete l’Essere universale, Continua a leggere →

perché ho parlato dei quattro tipi di jnani

— Caro Sergio, che perla il testo sugli stadi dell’Autorealizzazione! Se pur affascinata e grata, sento intuitivamente affinità a Ramana la cui visione non vede differenze, nella coscienza e nella liberazione, tra gli ultimi quattro stadi, se non differenze di esperienze dovute al karma. La mia esperienza è di sperimentare un ventaglio degli stati che appartengono ai livelli descritti, ma hanno tutti in comune la Consapevolezza che Tutto è Dio. Come può esserci in realtà distinzione se non Continua a leggere →

lo spontaneo approfondirsi della realizzazione di un Brahmavidvara

Caro Sergio, in questo periodo Sono sempre nella commozione e stordita dalla Beatitudine continua. Non è sempre facile trovare le parole… È come se avvenisse una ‘disgregazione’ che lascia trasparire ed emergere sempre più la Trascendenza in cui TUTTO è Dio, il Sé. La sensazione è quella di un approfondimento in ciò che già c’È. Come di un Nuovo Inizio in questo ‘Continuo Esserci’. Sta avvenendo un ‘distacco’ che paradossalmente è una Unione dovuta ad un dissolversi Continua a leggere →

quattro tipi di jnani

Quattro Tipi Di Jnani I Sette Stadi sul Sentiero dell’Autorealizzazione È un argomento assai interessante! Sapevo dell’esistenza di quattro categorie di Jnani. In questa vita ho conosciuto quattro Brahmavid. Poi ho conosciuto una Brahmavidvara e sono stato interessato ad approfondire il tema. La Grazia mi ha fatto trovare i testi giusti che ho ordinato nel documento pdf in basso. La Varaha Upanishad, Sezione 4, descrive sette stadi sul sentiero dell’Autorealizzazione di cui gli ultimi Continua a leggere →

il sogno di una Brahmavidvara

— Stanotte svegliandomi ho fatto un brevissimo sogno. Te lo racconto. Ero davanti ad un Bonsai fiorito, i fiori erano bianchi con una bordatura di un rosa acceso. Continuo ad osservarlo e mi accorgo che in realtà era un albero grandissimo. Fine del sogno. — Che meraviglia. Che poesia. Uno dei più bei sogni che abbia ascoltato. Alcuni testi, dimensionando l’Atman nel corpo, dicono che sia una particella infinitesimale nel nostro cuore. Questo il significato di bonsai. È un albero in miniatura, Continua a leggere →

ricordare di essere il Sé attraverso la pratica continua del testimone – l’esperienza di Mukti

Dopo le prime esperienze dirette momentanee, cresceva in me l’anelito a riprovare questi momenti di gioia, beatitudine, amore, vuoto, nulla... e sperimentare di nuovo il forte impatto emotivo, mentale, sensoriale e fisico che ne derivava. Persisteva la sottile convinzione che, nonostante la comprensione di ‘essere Io’, ciò accadesse in una sfera posta al di là di me, avvolto in un alone di straordinarietà che esulava la cosiddetta normalità e quindi incapace di essere persistente. Finché Continua a leggere →

la ripetizione di “Io Sono Eterno. Sono la Pura Coscienza”

Il primo passo è ottenere una conoscenza diretta di essere il Sé. Tale esperienza è chiamata nello Zen: kensho = vedere la natura. Ottenuta tale conoscenza, il secondo passo è fissarla nella memoria, in modo che non venga riassorbita dall’abitudine di sentirsi una persona durante il tran tran quotidiano. A tale scopo bisogna ripetere costantemente nella mente la frase “Io Sono Eterno. Sono la Pura Coscienza”, o simili (tradizionalmente è “Io sono Brahman”), fino a diventare fermamente Continua a leggere →

l’importanza del coraggio sulla via per la liberazione

Nella prima parte della sadhana, quella rivolta a scoprire la Verità, ogni esperienza spirituale che l’aspirante ha è una festa. Ma nella fase successiva, quella dello stabilirsi nella Verità, è fondamentale diventare coraggiosi, nel senso espresso nell’ultimo post. Alcuni aspiranti mancano di questo coraggio e, al sorgere di difficoltà, si ritirano nelle identità di vittima delle loro personalità e permangono in visioni negative. Ciò nega di fatto il loro vero Sé e va in direzione Continua a leggere →