quando ci si distacca dalla mente

Mukti: — Quando tutto tace e poi si forma, vividamente completo, in ciò che c’è. Non c’è desiderio in attesa di qualunque manifestazione, perché ogni forma è semplicemente perfetta così com’è. S.: — Questo accade quando ci si distacca dalla mente: no vritti, nessun movimento mentale. Basta fermare la mente e la Verità risplende da Sé, dicono i maestri Zen. “Basta non pensare”, dice Sri Ramana. Ma la capacità di fermare la mente, e quindi distaccarsene, va conquistata. Allora Continua a leggere →

una mattina, in India, a Malau

A volte si ha la grazia di incontrare la Verità in modo così perfetto! Una mattina, in India, a Malau, stavo sul ciglio della strada in attesa che Guruji passasse in macchina per salutarlo. Avevo avuto la fortuna di sedere vicino a lui per tradurre dall’inglese per un piccolo gruppo. Ricordo come, nonostante il mio inglese fosse imperfetto, la comprensione avvenisse in modo incredibilmente fluido e naturale. Fu per tutti una esperienza incredibile. Mentre passava in auto, salutava i devoti Continua a leggere →

mirando l’assoluto

Ciò che gli esseri umani identificano come morte è la Pura Coscienza. In verità ciò che muore è tutto ciò che non è Pura Coscienza, cioè le sovrapposizioni, cioè la camicia di forza. Questo è Shiva, il senza forma, il mai nato, il cui canto è il silenzio, che è il suono della Pura Coscienza, dell’Increato. Una tale contemplazione della Pura Coscienza è discreazione dell’ignoranza, è il trionfo dello Spirito sull’umiliazione della condizione di identificazione con la materia. Continua a leggere →

lo studio della verità

Quando leggo insegnamenti spirituali lo faccio in questa modalità: leggo, rileggo e ancora leggo. Assorbo i concetti per trasmetterli, oltre la mente, al Cuore. E lì succede sempre qualcosa… Affiorano comprensioni immediate, oppure arrivano successivamente, magari tramite un sogno o il giorno dopo al risveglio. Tanta gratitudine per l’insegnamento del Maestro le cui parole contengono in essenza lezioni d’Amore Divino. Monica *    *    * Commento di Sergio – Ecco come si dovrebbero Continua a leggere →

intorno tutto si muove… e io? sono ‘IO SONO’ e basta!

Una delle sensazioni che provo sempre più spesso, è quella di assorbimento in una assoluta immobilità. Intorno tutto si muove, le persone, le cose, anche i pensieri, e, Io, sono IO SONO, e basta. C’è un camminare, un ascoltare, un muoversi, ma non un io che opera queste azioni. È bellissimo percepire anche l’ascolto interiore, con le sue intuizioni, che in questo stato sono chiare e precise, ma non c’è qualcuno che ascolta o che ha un’intuizione: c’è solo fiducia nella sensazione Continua a leggere →

ho capito che ti amo

— Carissimo Sergio, mi rendo conto del perché si incita tanto all’Io-Sono, all’abbandono… Perché abbandonandosi a quello che accade, alle situazioni come si presentano, si diventa la situazione, la vita che scorre, “accade il vivere” come diceva Nisargadatta. Senza più la sensazione del finto io, dell’ego che si crede il protagonista degli eventi, la mosca cocchiera che si illude di guidare la carrozza, e capisco anche il perché del “potere di adesso”. Ciò che allontana dalla Continua a leggere →

c’è solo Lui

Avverto il corpo leggerissimo, la Presenza sembra dissolverlo. C’è solo Lui! Sono sveglia, vorrei alzarmi ma non riesco. la Pace e la Beatitudine rendono immobile il corpo. Sono ad occhi aperti ma in un profondo abbandono. Le cellule sembrano disgregarsi all’azione della Pace che dissolve i confini illusori. La realtà relativa è come un’eco lontana. Tutto Ora è Pura Presenza Immobile. È Tutto così naturale senza concetti e forme. Non c’è niente se non Lui e la Sua volontà. Un silenzioso Continua a leggere →

vidya maya e avidya maya: l’illusione che conduce alla conoscenza e l’illusione che conduce all’ignoranza

Maya come potere di illusione (avidya) 54. Un sadhu viveva in una stanza nel tempio di Dakshineswar. Non parlava con nessuno e trascorreva tutto il tempo a meditare su Dio. Un giorno una nuvola oscurò il cielo e poco dopo un vento leggero spazzò via la nuvola. Il santo uscì dalla stanza e cominciò a ridere e ballare. Il Maestro gli chiese: “Come mai tu che passi le tue giornate quieto nella tua stanza oggi balli per la gioia?”. Il santo rispose: “È così che Maya avvolge questa vita! Continua a leggere →

quelli che si realizzano hanno jnana ma anche tanta devozione

Quelli che hanno solo jnana e non hanno bhakti in genere non ce la fanno. Arrivano fino a stati di assorbimento che sono il contemplare il Sé in modo duale, e brevi e rari momenti di samadhi. E poi? Quando non sono in assorbimento? Non avendo bhakti non sviluppano l’Abbandono al Divino, quindi prevale sempre la loro personalità, l’ego: voglio questo, voglio quello, non mi va bene questo e quello, sono arrabbiato… Così rimangono fortemente attaccati alla realtà fisica, che è la più Continua a leggere →

per aprirsi alla bhakti

— Cosa mi consigli per aprirmi alla bhakti? — 1) Niente sentimenti negativi verso gli altri esseri. Puoi criticare i comportamenti, combatterli se necessario, ma niente ostilità per l’essere, anche se agisse da genocida. 2) Se c’è qualcuno che odi cerca di dargli comprensione, trova in lui degli aspetti positivi o qualche giustificazione al suo agire erroneo; consideralo un tuo parente caro, un figlio… Dopotutto sono tutti figli tuoi, tutte le forme sono figli tuoi. 3) Manda Continua a leggere →