Questa ioità assoluta, questa solità indipendente da tutto (ipotizzando per assurdo che possa scorgere qualcosa fuori da sé) eppure universale.
Archivio mensile:Ottobre 2021
il Gioco Divino
La Coscienza ha la capacità di estroflettere virtualmente una parte di se stessa e poi contemplarla come un oggetto separato. Questa parte estroflessa viene chiamata pensiero o immagine mentale.
Attraverso questa operazione la Coscienza può creare universi e, identificandosi in una parte del creato, sperimenta relazioni con le altre parti.
Questo parto e riassorbimento di universi i Maestri l’hanno chiamato ‘il Gioco Divino’.
Vi è un altro modo per spiegarlo, ma è un’ora tarda per Continua a leggere →
identità assoluta
Questa IDENTITÀ ASSOLUTA priva di parole, attributi, di altro, viene sostituita da un’immagina di noi stessi, prodotta dalla pensiero, che diventa la falsa identità. Questa falsa identità è immersa in un mondo pieno di forme e fenomeni, e tutto quello che soffre questa identità, lo viviamo noi.
Bisogna avere la forza di ritornare all’IDENTITÀ ASSOLUTA, che è Vuoto! Ma è così diversa dalla falsa identità piena di attributi e immersa in un mondo di forme e fenomeni. Così diversa che Continua a leggere →
cerca nel silenzio
Cerca nel silenzio. Non nelle parole.
Lì trovi te stesso.
Lì trovi il vero mondo.
IDENTITÀ ASSOLUTA senza parole.
essenza nuda
Questa Nullità. Questa Vacuità. Questo. L’Essenza nuda senza contenuti. Il Cuore muto. Assoluto.
comprensione psicologica
Là dove termina la comprensione psicologica c’è il giudizio morale.
assenza di desideri
— Carissimo Sergio, oggi dopo la sadhana avevo un impegno e dovevo guidare per un tratto non breve. Mi sono preparata, sono uscita di casa e ho percorso tutta la strada con la sensazione di essere immobile e con l’attenzione ritirata nella Coscienza.
Fuori tutto avveniva in apparente caos mentre dentro regnava il silenzio e nulla si muoveva. L’attenzione era ritirata dentro. La memoria del corpo ha eseguito tutto ciò che serviva per arrivare dove dovevo arrivare, senza che si attivasse nessuna Continua a leggere →
riconoscimento all’insegnamento
Mukti — Caro Sergio, volevo ringraziarti per il tuo ultimo post, dove spieghi perché hai parlato del sogno desto.
Quando io ne parlai a [……], senza saperne nulla ma descrivendo ciò che accadeva, anche aspetti che mi sembravano un po’ ‘disfunzionali’, lui non mi rispose mai riconoscendo ciò che accadeva, anzi a un certo punto mi resi conto che non rispondeva oppure declassava tutto a fenomeni mentali o transitori e quindi di poca importanza. A tal punto che anch’io, riconoscendoli Continua a leggere →
una porta aperta sulla beatitudine infinita
L’unico motivo per cui ho parlato di sonno desto è perché il sapere che lo si incontrerà nel corso della sadhana fa sì che l’aspirante ne noti i segni non appena appare; in più, sapendo che si tratta di un progresso, è già ben predisposto ad accettarlo e ad abbandonarvisi. Se invece non ne sa niente, impiegherà tempo a notarlo e opporrà resistenza ritenendo di non riuscire a mantenere la concentrazione. L’unico motivo per cui né ho parlato è questo, perché tutto quello che c’è Continua a leggere →
dialoghi col sangha
— Sto sperimentando come la personalità sia un insieme di memorie che agiscono indipendentemente dalla volontà.
— La benzina che fa agire in automatico quelle memorie è la carica emozionale inconscia rimasta sospesa. Se quella carica è più forte di quanto il distacco conquistato dalla coscienza possa confrontare, quando essa riappare subliminalmente – sia che abbia il segno dell’avversione o dell’attaccamento – l’individuo diventa un meccanismo stimolo-risposta.
— Dalla Continua a leggere →