Gilberto Gil, istruzioni per la meditazione

Se voglio parlare con Dio devo restare da solo Devo spegnere la luce Devo tacitare la voce Devo trovare la pace Devo sciogliere i nodi delle scarpe, della cravatta dei desideri, delle paure Devo dimenticare la data Devo perdere il conto Devo avere le mani vuote l’anima e il corpo nudi Se voglio parlare con Dio devo accettare il dolore Devo mangiare il pane che il diavolo ha impastato Devo diventare un cane e leccare il pavimento dei palazzi, dei castelli sontuosi del mio sogno Devo Continua a leggere →

esiste solo mukti e null’altro

Accetta ogni momento così com’è, stai nel qui e ora. Ma com’è ogni momento? È che sei allegro, triste, entusiasta o apatico? E com’è il qui e ora? È che stai lavando i piatti o piantando un chiodo? Andando avanti ad accettare ogni momento così com’è, il che è Abbandono al Divino, scopri che ogni momento è indistintamente il Sé, che il qui ed ora è il Sé e null’altro! *    *    * Sri Ramana Maharshi, dal discorso 266: Il dottor Syed chiese: “Si dice che bisogna Continua a leggere →

consapevolezza della vacuità e fiducia in Dio

— Lavorare sul non-possesso mi ha mandato in crisi. Solo ora inizia a riemergere il Sé. — Una volta scoperto il Sé, la base della pratica consiste nell’insegnamento dello Yoga Vasistha. Devi continuamente contemplare che non esiste niente del mondo fenomenico, inclusi il tuo corpo e la tua persona. Finché esiste qualcosa ti sentirai in minacciato di perdere ciò che possiedi, di essere attaccato da qualcosa: l’inflazione, il grande reset, la cattiva salute o chissà che… Anche Continua a leggere →

come un astronauta

Pace come in un viaggio di astronauti dove si percorre tanto e non cambia mai niente. Pace senza spiegazioni, aliena. Pace nata da una forte introspezione, dove la forza centripeta è maggiore di quella centrifuga. Tutto si ferma anche se si continua a viaggiare. Solo immensità ed essere in un silenzio incapace di domande. [In dedica alla marcia di Jnanananda] Continua a leggere →