resoconto di una realizzazione

Introduzione di Sergio – Quando l’aspirante è pronto a varcare Manonasa (la dissoluzione definitiva dell’identificazione con la mente), spesso l’ego tenta l’ultimo forte colpo di coda prima di collassare. L’aspirante va attraverso una forte crisi in cui si sente improvvisamente retrocesso all’inizio della sadhana.
L’autrice del report lamentava già da qualche settimana di provare una paura apparentemente insuperabile della morte e del nulla. Il Maestro le aveva detto che nel suo caso nessun mind clearing avrebbe risolto le sue paure perché l’unico mind clearing possibile era la dissoluzione dell’identità con l’ego, e questo nessuna tecnica poteva farlo; doveva solo passarvi attraverso.
Va comunque ricordato che non tutti gli aspiranti passano attraverso questa crisi finale.

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Lunedì 19 aprile

Con piena fiducia, seguendo le indicazioni del Maestro, inizio la pratica della ripetizione di “Io, Io, Io, Io, Io, Io, Io…”.

Succede l’imprevedibile e – lo realizzerò in seguito – l’inevitabile…

Invece di identificarmi col Principio-Io, con stupore mi blocco praticamente subito con un senso di vomito e mal di testa. Mi sono identificata con l’ego.

L’impressione è quella di essere retrocessa quasi all’inizio della sadhana. Davanti a me si innalzano blocchi mentali come muri altissimi, ai quali neanche riesco a dare un’immagine. Ciò fa scaturire forte rabbia, smarrimento, confusione.

Dopo lo scambio di messaggi avuto in serata col Maestro, intuisco chiaramente che da quel momento in poi dovrò affrontare ‘da sola’ quello che si manifesterà.

Martedì, mercoledì 20 e 21 aprile

Secondo l’indicazione del Maestro, devo stare con quello che si manifesta.

La Via sarebbe l’abbandono, ma l’essere completamente bloccata, e in confusione, e traboccante di rabbia, mi identifica inesorabilmente nell’ego. Anzi, più tento di avvicinarmi all’abbandono, più mi irrigidisco negando a me stessa tutti i progressi spirituali realizzati durante la sadhana. Sono negazionista di Me Stessa! Sono nell’INFERNO. SONO L’INFERNO!

Non vedo vie di uscita, sto malissimo. Non riesco più a leggere i post del Maestro. Mi sento un’incapace. È come se stessi combattendo una battaglia che considero già persa. Non medito. Buio totale nell’anima.

Ringrazio Mukti per la sua presenza, sensibilità e vicinanza. La sua telefonata, nel pomeriggio di martedì, mi ha permesso di non ‘abbandonare la battaglia’. Lei in seguito, ogni due tre giorni, mi manderà dei messaggi chiedendomi come stavo.

Giovedì 22 aprile

C’è ancora smarrimento e confusione.

Nonostante questa situazione di stasi, una ‘piccola scintilla’ mi spinge a cercare chiarezza e sollievo nelle Sacre Scritture. Leggo il discorso 353 dei Sri Ramana Maharshi.

In serata riesco a meditare.

Cado nel Nirvikalpa, tutto si placa.

Quando sto ‘riemergendo’, tutto il corpo ha un gran sussulto. Capisco di essere andata così in profondità da staccarmi totalmente dal corpo.

Riprendo fiducia in Me.

In questo momento comprendo che grazie al lavoro di questi mesi, il Maestro mi aveva condotta alla ‘Soglia’. Ora dovevo attraversarla da sola.

Lo ringrazio infinitamente per la Sua Essenziale Presenza, la Compassione e l’Amore Incondizionato che mi ha donato in questi giorni, anche se fisicamente non era presente.

Venerdì 23 aprile

Oggi torno a leggere i post del Maestro su Facebook, anche quelli dei giorni precedenti. Li sento indicazioni per me che non volevo assolutamente ascoltare (soprattutto i post “Surrender” e “Come abbandonarsi a Dio-1” del 20 di aprile), tanto ero nel mio buio interiore.

Inizio la meditazione cercando di abbandonarmi a Dio ma non riesco. Ho ancora moti mentali e vari attaccamenti residui. Sento che mi sto nuovamente irrigidendo, ma all’improvviso, per un momento, mi appare l’immagine di Krishna. Immediatamente mi commuovo e mi sciolgo nel flusso dell’Amore Divino. Cado nel Nirvikalpa e quando riemergo sono ‘più leggera’.

Sabato 24 aprile

Quando leggo i post del Maestro di oggi – il Video del Mantra Shiva Shamboo e “Il Nirvikalpa è l’esperienza, l’Essere Trascendenza è la Comprensione” – rimango di stucco, perché sono un’indicazione per il blocco in cui mi trovo e su cosa devo fare per superare gli ultimi ostacoli.

Subito mi abbandono all’ascolto del Mantra e poi mi viene l’intuizione di scrivere su fogli le frasi lette nei giorni precedenti che mi erano vibrate dentro:

● Jean Klein: “Se osservi una situazione senza giudizio o preconcetti, la situazione è libera di svilupparsi. Devi aspettare che la visione arrivi da sola. Questa attesa senza attesa è la nostra vera natura, l’apertura, in cui non c’è più la sensazione di essere colui che agisce”.

● Adi Shankara: “Osserva con imparzialità questo mondo illusorio”.

● Sergio Cipollaro: “Il Nirvikalpa è l’esperienza, l’Essere Trascendenza è la Comprensione”.

● Sri Ramana Maharshi: Domanda: “In che misura la conoscenza dei libri aiuta l’intelletto?” M.: “Fino al punto da far immergere l’intelletto nell’ego e l’ego nel Sé” [discorso 23].

● Il discorso 450 di Ramana; l’ho letto non so quante volte.

Questi fogli li attacco al muro o li lascio in giro per casa in modo che possa vederli e leggerli ogni volta che passo da una stanza all’altra. Come Pollicino lascia i sassolini per ritrovare la strada di Casa, io lascio i miei fogli per ritrovare la Via…

Cerco di far immergere l’intelletto nell’ego e l’ego nel Sé. Cerco di osservare questi ultimi colpi di coda dell’ego senza giudizio, di stare in questa attesa senza attesa. Abbandono a Shiva tutti gli orpelli mentali e le preoccupazioni prima di meditare.

Domenica 25 aprile

Durante il giorno leggo e rileggo il post di ieri del Maestro: “Il Nirvikalpa è l’esperienza, l’Essere Trascendenza è la Comprensione”. Voglio assorbire totalmente l’Essenza del Messaggio.

Iniziano nuovamente movimenti di introversione e beatitudine.

In serata quando inizio la meditazione il mio intento è chiaro.

La mente si annulla quasi immediatamente; c’è qualche movimento energetico nel corpo; cado in nirvikalpa senza nessuna percezione….

RINASCO IMMEDIATAMENTE COME TESTIMONIANZA TRASCENDENTE.

C’è solo l’Identità Trascendente senza alcun movimento mentale, nessuna percezione del corpo. Pura Presenza Testimoniante. Meraviglioso.

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Nota di Sergio – La crisi è stata superata. Avviene l’integrazione di ciò che era ancora rimasto separato. Manonasa è stato varcato.

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Lunedì 26 aprile

Appena mi sveglio inizio a piangere, non riesco a fermarmi. C’è così tanto Amore che non riesco a sostenerlo. Mi sfiora appena il pensiero che non ne sono degna, ma questo Amore è talmente immenso che Mi assorbe in Sé e ciò che la mente tenta ancora disperatamente di farmi vedere come differente da Me, in realtà Sono Io: i miei difetti, la mia rabbia, persone, oggetti, mondo, Dio, il bene, il male ecc… Non c’è differenza, tutti i concetti si sgonfiano, si annullano.

È Meraviglioso! Sono Amore. Sono Beatitudine.

Questo è il momento dell’accettazione, della trasmutazione trascendente della realtà relativa nel Sé.

Silenzio.

Si acquieta tutto per qualche momento…

Realizzo: non c’è più la ‘ragione’! La mente è collassata nel Sé. Sta annegando in Me, in questo Meraviglioso Innamoramento Divino senza inizio, senza fine. Gratitudine infinita.

Giovedì 29 aprile

Invio un messaggio al Maestro:

Ora lo sguardo è immutabile, incondizionato.
La mente è riassorbita nel Sé.
Silenzio.
SONO sia le onde dell’oceano che la sua profondità. È così naturale.
Sempre Ti ho sentito.
Profonda Gratitudine.
Ti Voglio Bene