Ieri guardavo l’indice della Raccolta di Opera di Ramana Maharshi. È monumentale. È in inglese, “The Collected Works of Sri Ramana Maharshi”, ma acquistandola in digitale la si può tradurre con Google Transletor, che ormai è molto buono. Non sarà un italiano perfetto, ma si capisce. Voglio mostravi l’indice:
Prefazione
PARTE PRIMA: OPERE ORIGINALI
PROSA
1. L’Autoindagine
2. Chi sono?
3. Insegnamenti Spirituali
POESIE
4. Cinque inni ad Arunachala
A Sri Ganesa
Significato di Arunachala
Significato del faro
Sri Arunachala Mahatmyam
La ghirlanda coniugale di lettere
La collana di nove gemme
Undici versi a Sri Arunachala
Otto Stanze per Sri Arunachala
Cinque Stanze a Sri Arunachala
5. L’essenza dell’istruzione
6. La realtà in quaranta versi
La realtà in quaranta versi: supplemento
7. Cinque versi sul sé
8. Versi vari
Il Canto del Poppadum
Auto conoscenza
Versi sulla celebrazione del compleanno di Bhagavan
Lamento dello stomaco
Nove versi randagi
Scuse ai calabroni
Rispondi alla Madre
Per la guarigione della madre
Arunachala Ramana
Il Sé nel Cuore
9. Versi occasionali
Tiruchuzhi
Hara e Uma
Città natale e genitori
Marchi di Muruga
Su Subrahmanya
Grotta Virupakshasha
La mucca Lakshmi
Ganesa
Vishnu
Dipavali
Miracolo di Dakshinamurti
Il Sé
Liberazione
Silenzio
Una lettera
Dormi da svegliowak
Uno Jnani e il suo corpo
PARTE SECONDA: ADATTAMENTI E TRADUZIONI
10. La canzone celeste Cele
11. Traduzioni dagli Agama
Atma Sakshatkara
Devikalottara
12. Traduzioni da Shankaracharya
Dakshinamurti Stotra
Guru Stuti
Hastamalaka Stotra
Atma Bodha
Vivekachudamani
Drik Drisya Viveka
13. Altre traduzioni
Vichara Mani Mala
Dallo Srimad Bhagavatam e Rama Gita
Colui che è Hara
Ramana Ashtottara Satanamastotra
Il cuore e il cervello
Na Karmana
Appendice
Glossario
Note sulla pronuncia
E in questa raccolta mancano ancora delle opere, come i Discorsi, la Ramana Gita ecc.
Comprendete cosa intendo quando dico che c’è una differenza abissale tra un illuminato e un Acharya? Mettiamo che sono un illuminato piuttosto noto. Mi intervistano e mi chiedono qual è il mio insegnamento e Io sentenzio “Non c’è bisogno di nessun insegnamento. Devono solo guardare me e tutto avverrà da sé”. Se sono un illuminato non starò mentendo, e quello è il mio metodo, si chiama satsangha (sedere vicino a un Guru), ma non è certo l’unico. Ora mettetevi nei panni di uno che vuole intraprendere la via spirituale e sta cercando di capirci qualcosa. Le mie affermazioni parziali lo confonderanno. Saranno l’ennesima voce discordante nella Babele dell’offerta spirituale. E l’ho sostenuto le mie asserzioni come verità assolute, la mia verità parziale è di fatto una NON VERITÀ! Vi invito a diffidare di chi dice che solo il suo approccio è quello valido. Anche se fosse un illuminato non è certo un Saggio, un Acharya.