Adi Shankara
Nirvana Shatkam – Sei Strofe sul Nirvana
1. Non sono la mente, né l’intelletto, né l’Io, né sono invero l’insieme di tutto questo. Non sono l’udito, né l’olfatto, né alcuno degli altri sensi. Non sono lo spazio, né la terra, né il fuoco, né l’aria. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
2. Non sono il prana, né i cinque soffi vitali, né i sette elementi del corpo, né i cinque involucri (corpi). Non sono la lingua, né le mani, né gli altri organi d’azione. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
3. Non ho attaccamento né avversione, non ho brame né illusioni, non ho orgoglio né invidia. Non cerco il piacere, né la ricchezza, né la virtù, né la Liberazione. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
4. Non ho meriti e non ho colpe, non provo piacere e non provo dolore, non ho mantra da ripetere, né luoghi sacri da visitare, non ho scritture da studiare, né sacrifici da offrire. Io non sono l’azione, non sono i suoi frutti, né sono colui che la compie. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
5. Io sono al di là della morte, al di là della paura, al di là di ogni distinzione di casta. Non ho padre né madre, non sono mai nato; non ho parenti né amici, non ho Guru né discepoli. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
6. Io pervado ogni essere, ogni luogo, ogni facoltà, ma rimango senza nome, senza forma, al di là delle distinzioni. Per me non vi sono né schiavitù né Liberazione. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva!
* * *
Quand’ero sadhaka, ogni volta che avevo la benedizione del nulla e scompariva tutta la messa in scena, la storia infinita… quelle erano le esperienze spirituali più belle, intense e coinvolgenti in assoluto. Un senso di libertà senza limiti, la soluzione d’ogni affanno. Cercavo di trattenerle ma non ero pronto ad essere Shiva, e dopo un po’ ritornavo all’altalenar dell’onde. Oggi faccio fatica a capire quegli aspiranti che sono benedetti dalla Suprema Grazia del Signore Shiva e non l’apprezzano; anzi n’hanno addirittura paura, perché quella Grazia molesta la loro tumulazione nello stato di veglia duale, che loro apaticamente, e senza un minimo di senso critico, sono abituati a ritenere l’unica realtà. Mah? È triste.
È triste vedere qualcuno che dopo molti sforzi ha raggiunto la capacità di dissolvere qualsiasi contenuto mentale con un solo sguardo, e che quindi potrebbe compiere il salto ed accedere a manonasa, la dissoluzione definitiva della mente, che invece di fronte alla Liberazione va a recuperare i vecchi scheletri ammuffiti nell’armadio della mente, muffo anch’esso, in modo da poter rimanere un miserabile essere umano.
È perché molti accedono alla via spirituale per sfuggire al dolore, cioè vogliono solo essere delle persone che stanno un po’ meglio, ma senza un autentico desiderio di Trascendenza, che è l’unica Realtà, che è Shiva, il Nirvana. Siccome il loro fine è quello, quando vedono la Liberazione si ritirano, senza neanche accorgersene.
Che dire?…
Sono Shiva Sono Shiva!
Solo Shiva Esiste! Solo Shiva È!