l’oceano della beatitudine

Adi Shankara, Vivekachudamani

480. Dopo aver contemplato per certo tempo l’assoluto Brahman, e ancora permeato dalla Beatitudine suprema, così parlò:

481. Avendo realizzato l’identità del Sé col Brahman, la mia mente è svanita, e tutte le sue attività si sono sciolte. Non distinguo questo da quello, né so che sia l’illimitata Beatitudine.

482. La maestà dell’oceano del Supremo Brahman, ricolmo d’onde di Beatitudine del Sé simili a nettare, è veramente impossibile da esprimere a parole, né può essere concepita dalla mente. In una frazione infinitesimale di tale Brahman, la mia mente si è sciolta come un chicco di grandine nell’oceano, ed è ora pienamente appagata dell’Essenza della Beatitudine.

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Commento di Sergio – Quando scorgete quella Beatitudine, dovete aprirvi ad Essa, altrimenti non giungerete a percepirne la somma, straordinaria potenza. Poi basta che vi ci lasciate ‘assorbire’ e, dopo un certo tempo, la mente si scioglierà in Essa come un chicco di grandine nell’oceano.
Il primo passo è individuare il Sé. Poi, il secondo passo, è aprirsi alla sua Beatitudine.
All’inizio vi chiuderete senza nemmeno accorgervene, perché è così forte da sconquassare tutta la vostra struttura corpo-mente. Dovete diventare consapevoli di tale resistenza, altrimenti non progredirete. La mente vi farà sentire solo un filino di beatitudine, tanto per accontentare il vostro ego che non vuole mutare.
Reagite invece, e apritevi a quella potenza!

Scrive Sri Jnanananda (Monica degli Esposti): “È quasi un dolore, tant’è forte. È come se mi premesse chiedendomi di abbandonarmi a Lei. E io mi abbandono e mi sciolgo in un mare di pace. E vado sempre più giù, sempre più giù, e arrivo all’oceano infinito di silenzio, e poi al nulla, alla Pura Coscienza Onnipresente priva di forma e contenuti (priva di vritti, onde, modificazioni mentali)”.
Testimonianze analoghe le troverete in abbondanza negli scritti di Teresa d’Avila.
Tanti aspiranti giungono a vedere il Sé, ma NON SI DONANO ALLA BEATITUDINE, e così non perdono l’ego!
È la via alla Liberazione a Secco: un po’ di beatitudine ma non troppo, per non sgangherate gli stantii equilibri egoici.

Concedetevi la gioia dell’Atman!
Permettetevi di inebriarvi del Nettare divino!
È il tracimante potere dell’oceano della Beatitudine
ciò che dissolve ego e mente.
Nessun guscio di noce può resistervi