Sri Ramana Maharshi, discorso 518
Giunse in visita un pandit telugu chiamato V. Gupta. Durante la conversazione Sri Bhagavan disse: “Ahamkriti (l’ego) non è la stessa cosa dell’Aham. Quest’ultimo è la Realtà Suprema mentre il primo è l’ego, che dev’essere vinto prima che sia realizzata la Verità. L’Essere Supremo è immanifesto e il primo segno di manifestazione è l’Aham Sphurana (la luce dell’Io). La Brihadaranyaka Upanishad dice: Aham nama abhavat – Gli fu dato in nome ‘Io’. Questo è il nome originario della Realtà”.
Il pandit chiese come operasse la Grazia. Era la mente del Guru che agiva sulla mente del discepolo o qualcosa di diverso?
M. – La più alta forma di Grazia è il silenzio (mauna) che è anche il supremo upadesha (insegnamento).
D. – Swami Vivekananda ha detto anche che il silenzio è la forma di preghiera più rumorosa.
M. – È così, per il silenzio del ricercatore. Il silenzio del Guru è l’upadesha più grande; è anche la grazia nella sua forma più elevata. Tutte le altre iniziazioni (diksha), vale a dire sparsa, chakshus, derivano dal silenzio (mauna). Dunque sono secondarie. Il mauna è la forma principale. Se il Guru è silenzioso, la mente del ricercatore si purifica da sé.