Accetta ogni momento così com’è,
stai nel qui e ora.
Ma com’è ogni momento?
È che sei allegro, triste, entusiasta o apatico?
E com’è il qui e ora?
È che stai lavando i piatti o piantando un chiodo?
Andando avanti ad accettare ogni momento così com’è,
il che è Abbandono al Divino,
scopri che ogni momento è indistintamente il Sé,
che il qui ed ora è il Sé e null’altro!
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Sri Ramana Maharshi, dal discorso 266:
Il dottor Syed chiese: “Si dice che bisogna rinunciare ai desideri, ma i bisogni del corpo sono irrefrenabili. Che fare?”.
M.: Un aspirante deve essere dotato di tre requisiti: Ichcha, Bhakti, e Sraddha.
Ichcha significa soddisfare i bisogni fisici (come mangiare, bere, evacuare) senza attaccamento al corpo. Senza ichcha la meditazione non può progredire. Bhakti e Sraddha (fede) li conoscete già.
D.: Ma io mangio tre o quattro volte al giorno e dedico così tanto tempo alle necessità fisiche che mi sento oppresso dal corpo. Esiste uno stato in cui essere disincarnato in modo da poter essere libero dal flagello dei bisogni fisici?
M.: Sono gli attaccamenti ad essere dannosi, nell’azione in sé non vi è male. Non vi è nulla di male nel mangiare tre o quattro volte al giorno, solo non dite: “Voglio questo tipo di cibo e non un altro”.
D’altronde mangiate soltanto durante le ore di veglia, non quando dormite; il sonno vi porta forse alla liberazione? È sbagliato supporre che la semplice inattività conduca a mukti (liberazione).
D.: Però si dice che esistono sadeha mukti (liberazione nel corpo) e videha mukti (liberazione senza corpo) e che quest’ultima sia superiore alla prima proprio perché il corpo rappresenta una limitazione in sé per lo jnani.
M.: Non esiste la liberazione, e dove sono i liberati?
D.: Le sacre scritture indù non parlano forse di liberazione?
M.: Il termine liberazione è sinonimo del Sé. Le espressioni jivanmukti (liberazione mentre il corpo è in vita) e videha mukti sono per gli ignoranti (ajnani). Lo jnani non è cosciente né di liberazione né di schiavitù (bandha). Schiavitù, liberazione e i diversi gradi di liberazione sono menzionati per gli ignoranti, in modo che possano sbarazzarsi della loro inconsapevolezza.
Esiste solo mukti e null’altro.
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Commento di Sergio
Per lo jnani non esistono più distinzioni: savikalpa, nirvikalpa, sonno, veglia… Lui vive il medesimo Sé nell’immanifesto e in ogni fenomeno del manifesto. Praticamente esiste solo e sempre il Sé!