● Mente acquietata è sinonimo di Sé. Con una mente agitata potete scordarvi di dimorare nel Sé. Potete al massimo aspirare a una esperienza diretta istantanea, che è assai lontana dallo stabilirsi nel Sé.
● La mente agitata non è la mente funzionale che ci indica come compiere qualche azione. La mente agitata è quella che nasce dall’io-agente, che è quello che si sente responsabile di quel che capita nel mondo: le tensioni di guerra in Ucraina, l’inflazione, il debito pubblico, la propria salute ecc. Questo ci dice che per quietare la mente bisogna abbandonare l’azione e rimettere tutto nelle mani di Dio. Quando Ramana si spogliò completamente (poi lo convinsero a indossare almeno un perizoma), depose ogni avere e qualsiasi fare, e si abbandonò al Sé. Su questo argomento ho parlato in vari altri post.
● Una volta abbandonata l’azione e se stessi come persona al Divino, dovete praticare il samadhi. Contemplate il Sé e cercate di fondervi attraverso l’abbandono. Si svilupperà un sempre più vasto savikalpa. All’interno del savikalpa si svilupperà il nirvikalpa. Dopo un certo tempo di nirvikalpa, la corda che lega ancora il secchio (l’ego) caduto nel pozzo (il Sé) verrà finalmente recisa (vedi Sri Ramana Maharshi, discorso 187), e si otterrà la Liberazione senza più possibilità di ritorno all’ego.