— Vedi cosa succede? La realizzazione non è soltanto questione di conoscere il Vero, ma anche di perdere l’abitudine di identificarsi col falso e di seguirlo. Il leone allevato dalle pecore scopre di essere un leone, ma continua a comportarsi come una pecora ancora per parecchio tempo prima di realizzarsi come leone.
Così anche tu, pur conoscendo il Sé e vedendo quale e come è la Realtà, poiché hai da sempre considerato di essere l’agente, poiché la quasi totalità della società umana si considera l’agente, e poiché questa è l’educazione che hai ricevuto da piccola, ti sei sentita responsabile di quell’incidente pur sapendo che non è quella la verità.
Tale inerzia della memoria appresa può essere ridotta ricordando di continuo a sé stessi che NON STA SUCCEDENDO NIENTE e che NIENTE MAI SUCCEDE. È un buon metodo per disgregare l’abitudine di considerare reale l’illusione.
Valmiki era un bandito che aveva passato a fil di spada 72 innocenti per rapinarli. Quando incontrò Narada si convertì e divenne l’appassionato autore del Ramayana. Come ha potuto liberarsi così in fretta dal senso di colpa per quei crimini efferati? Deve aver compreso subito che non era successo niente e che Valmiki e le sue vittime non esistevano né mai erano esistiti.