— Questa notte ho sognato che mentre parlavo con qualcuno di fronte a me, vedevo alle sue spalle un bambino uscire da una finestra e rimanervi a metà, mezzo dentro e mezzo fuori. Dico alla persona di fronte che non vede: “Guarda, il bambino sta scappando!”.
In questi giorni ogni tanto c’è come uno sbiadirsi dell’io, e quando sento questo il Sé prende uno slancio. Però questa notte mi sono svegliata diverse volte e non ho dormito con la solita tranquillità.
Vi abbraccio con immensa gratitudine ❤
— Devi andare oltre i pensieri e ritrovare la tua essenza oltre la mente, dove c’è il silenzio. Non sei la mente e non ne hai bisogno. Questo bambino è rimasto a mezz’aria, né dentro né fuori la finestra della tua casa (o prigione): il corpo-mente.
Questa fase dell’interpretazione dei sogni è ormai per te superata. Ogni tanto va bene, ma devi aspirare a ben di più. Lascia volare il bambino e va oltre la dualità della mente. Quando non c’è più dualità, possono esistere i pensieri? Chi parlerebbe a chi? Recupera la meditazione formale per andare oltre i concetti, e lascia volare il bambino.
Devi comprendere, ma questo lo hai già fatto, che IL MONDO NON ESISTE, e soprattutto ACCETTARE LA SUA NON ESISTENZA. Questo non l’hai ancora fatto completamente ed è il passo che ora ti trovi davanti. Ecco il significato del bambino mezzo dentro e mezzo fuori e della tua agitazione notturna.
Il mondo è fatto dal piano fisico, che conosciamo bene, e dal piano sottile (la mente), che è il creatore del mondo fisico. Tutte le vie non realizzative spingono perché l’aspirante si identifichi con un ego sottile che sviluppi poteri mentali in grado di dargli risultati desiderati sul piano fisico: la Legge di Attrazione, la Dinamica Mentale, il metodo Silva, le Affermazioni Positive fatte al fine di soddisfare i desideri egoici ecc. Ma quando ti ritrovi un ego sottile invece che un ego fisico, cosa hai risolto? Se anche gli dèi hanno paura di morire, quella libertà ti renderà soltanto una schiava un po’ più libera rispetto a chi è identificato con un corpo fisico. Presto però avrai gli stessi problemi di prima. Qualcuno che ha un reddito di 18000€ annui, improvvisamente passa ad un reddito annuo di 60000€. All’inizio sembrerà tutto favoloso, ma quando i suoi desideri si espanderanno oltre i confini dei 60000€, avrà più o meno gli stessi problemi di prima, perché la schiavitù nasce dall’ego.
Il primo livello di libertà viene dal piano causale in cui non c’è mondo, né ego, né mente. L’uomo incontra nel sonno profondo. Lì il pino causale lo ristora e lo fa vivere più a lungo, ma rimanendo inconscio non crea alcun progresso spirituale. L’aspirante, dunque, deve accedere al piano causale da sveglio. E come lo fa? RICONOSCENDO E ACCETTANDO COMPLETAMENTE CHE IL MONDO NON ESISTE, sia il mondo esteriore (quello fisico) che il mondo interiore (quello mentale). Puoi aiutarti ricordando di continuo a te stessa: “Renditi conto che il mondo fenomenico è tutto vacuità”.
Quando avrai accettato che il mondo non esiste, avrai rotto la maggior parte dei vincoli che l’identificazione col corpo-mente ti imponeva. Quindi, il passo successivo sarà di trasferirsi nella pura Coscienza del Sé trascendente e immateriale, il quarto piano: Turiya.
Fatto questo, ti ritroverai circondata da persone che credono di essere un corpo-mente. Tu sai che loro sono il Sé trascendente e immateriale, ma loro non lo sanno. All’inizio ti troverai in difficoltà a comunicare con loro, ma dopo un po’ ci prenderai la mano e troverai il tuo modo di farlo.
Comunque, se tutto è il Sé, vi sono relazioni? Esistono fin quando giochi ad assumere dei ruoli: io sono questo tale personaggio e lui è quell’altro… Ma quando smetti di giocare, ti rendi subito conto che non c’è nessuna relazione, solo il Sé.
Il risiedere nel Sé, nello stato di kevala nirvikalpa samadhi, brucerà le rimanenti vasana (spinte mentali), allora manonasa (la distruzione dell’identificazione con la mente) avrà luogo, e tu entrerai nel sahaja nirvikalpa samadhi, lo stato naturale, la realizzazione irreversibile.
Hai capito che il mondo non esiste e hai capito che c’è solo il Sé. La mente muore quando interiormente non discrimini più. Cosa dovresti discriminare se le forme e i movimenti che appaiono sono illusori e c’è solo il Sé? Tutto ciò che arriva a te è indistintamente Dio. Se è troppo sgradevole ti distacchi dal piano esterno e ti immergi nel Sé interiore. Se è gradevole ti fondi con l’essenza delle manifestazioni esterne e col Sé interno, che sono la stessa cosa. Dato che è tutto Dio, non hai aspettative. A questo punto l’ego, che è la sorgente della mente, non ha veramente più ossigeno e scompare.