Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 64
Diedero a Sri Bhagavan la notizia della morte di una persona. Egli disse: “Bene, i morti sono davvero felici, si sono sbarazzati della loro problematica sovracrescita: il corpo. Il morto non piange, ma i sopravvissuti s’addolorano per lui. La gente ha forse paura di dormire? Al contrario, il sonno è desiderato e al risveglio tutti dicono d’aver dormito bene. Il sonno è una morte temporanea; la morte è un sonno più lungo. Poiché l’uomo muore anche mentre vive ècambiando di momento in momento], non c’è bisogno di piangere la morte altrui. Con o senza corpo fisico, la nostra ‘Esistenza Fondamentale’ è evidente negli stati di veglia, sogno e sonno. Dunque perché voler rimanere incatenati al corpo? Che l’uomo trovi il suo Sé immortale, muoia e diventi eterno e felice”.