— Tutte le volte che ti ho chiesto mentre eri in samadhi, o quando ti ho riportato con la memoria a un momento in cui eri in samadhi; tutte le volte che ti ho chiesto “Chi sei tu adesso?”, mi hai risposto “Avrei bisogno di un termine di paragone per dirlo”; questo ovviamente fino all’ultimo colloquio, bisogna vedere se ora il tuo punto di vista è cambiato.
Ogni volta, ti ho ribadito che non c’è bisogno di alcun paragone. Devi solo vedere se c’è dualità o no, punto.
Comunque, la risposta: “Avrei bisogno di un termine di paragone” significa che tu identifichi, o identificavi, l’Illuminazione con un’esperienza particolare!
Questo è un errore. L’Illuminazione sei Tu!, non un’esperienza. Ad esempio, una volta che hai riconosciuto e accettato di essere di genere maschile, rimani di genere maschile, qualsiasi esperienza tu possa avere in quanto maschio.
Una volta che tu ‘vedi’ e ‘accetti’ di essere il vero Sé, nella non-dualità e qui e ora, tutte le esperienze diventano Dio, È Tutto Dio, c’è l’Indifferenziazione e l’abbandono a Dio – il Sé – sotto qualsiasi forma o fenomeno si presenti. Ciò distrugge l’individualità, e una volta morta l’individualità, non c’è più niente che possa riportarti indietro dalla realizzazione. È la suprema Bhakti (Devozione), il supremo Prema (Amore) che maturano alla fine d’ogni percorso realizzativo e che consentono la Grazia della Realizzazione.