È sorprendente come tutto proceda bene anche senza un io individuale. Anzi, procede benissimo perché l’agire non è influenzato dalle aberrazioni della mente. La mente del realizzato è una mente funzionale, neutra, per niente caricata di tutte le significanze che l’ego le conferisce.
Quando si è ad occhi chiusi c’è il nirvikalpa. Del nirvikalpa si usa dire che non c’è niente. È vero, non ci sono oggetti mentali. C’è però l’Uno, c’è solo Quello.
Quando il realizzato ha qualcosa da fare nel mondo, allora entra nel savikalpa. Nessuna traccia di un io individuale, sia in nirvikalpa che in savikalpa. In savikalpa gli oggetti ricompaiono, si può distinguere tra loro, ma non c’è separazione: tutto è Uno e avviene all’interno dell’unità, senza frantumarla. Ma anche se ricompaiono gli oggetti, la coscienza in background del realizzato è quella del nirvikalpa, cioè il realizzato resta nella consapevolezza che il mondo non esiste per nulla.