Se hai già eliminato molte false identità dalla tua mente, e la mente è diventata abbastanza calma da permetterti di osservare qualcosa al tuo interno, senza che contemporaneamente appaiono molti altri oggetti mentali che ti distolgono, puoi osservare il Sé attraverso questo esercizio:
– Chiudi gli occhi.
– Individua una Calma equanime, inalterabile e perenne.
– Quello sei tu, il Sé.
– Ora elimina dal Sé l’idea che esista il mondo della molteplicità, che è l’illusione.
– Adesso il Sé è ancora più in risalto.
– Abbandonati ad Esso.
– Abbandonarsi non significa pensare,
significa fondere la propria identità individuale in Quello,
e questo ti permette di Essere il Sé.
– Quando sei Quello l’abbandono non appare,
ma quando usi la mente funzionale per fare qualcosa nel mondo,
l’abbandono a Quello ricompare come modo di agire senza mente,
senza lo status di io-agente,
ma come tramite del Sé:
sei il Sé che si abbandona al Sé
SULLA QUESTIONE DEL MONDO
Quando si estrae il Sé dalla palude dell’illusione del mondo, la Luce del Sé trasmuta il non-Sé – il mondo – nello stesso Sé. Questo è il significato del sillogismo apparentemente paradossale di Shankara.
Shankara dice:
Brahman è la Realtà,
l’universo è illusione,
l’universo è Brahman.
Dice “l’universo è Brahman”, non dice “Brahman è l’universo”. È l’universo che viene trasmutato nel Sé, non il Sé che viene degradato a illusione
Se hai ancora una mente agitata, avrai incontrato difficoltà nel fare l’esercizio che ti ho proposto. Sia allora esso un’idea che ti ispiri a progredire verso la realizzazione ❤