Rinunciare alla mente vuol dire essere nel Brahman – ciò che è – rinunciando a capire.
Tanto sforzo bisogna compiere per capir bene, nella prima parte della sadhana. Sri Atmananda dice: “Non è l’esperienza in sé che produce progresso spirituale, ma la corretta comprensione della stessa”. Ora è l’esatto rovescio, rimanere attaccato alla comprensione significa rimanere attaccato alla mente.
Della fenomenalità non v’è nulla, nulla accade e nulla è mai accaduto, sforzarsi di comprendere, che a questo punto può solo essere il desiderio d’un ego, è diventato una bestemmia, dov’e la Grazia in questo? Arriva con la soavità del Silenzio che si palesa sulla quiete. Tale è il Brahman quand’è puro.