Ero in gravidanza e meditavo su una foto di Ramana (che ai tempi non sapevo chi fosse), me l’aveva data un insegnante di raja yoga 15 anni fa.
Seppi di aver vissuto quello stato [turiyatita] dopo… quando mi svegliai come puro Essere [turiya]. Lì realizzai di esserci solo io… Poi apparve la conoscenza dello spazio (un buio vivo – un nulla pieno) [lo spazio è la prima impressione che compare della manifestazione all’Assoluto appena uscito dall’auto-implosione]… Poi un fotogramma piccolissimo (come una fotografia) di un corpo fisico in gravidanza che non riconobbi assolutamente come mio… e accanto un fotogramma di sola luce… zero memoria, zero emozioni, zero sentimenti, zero paura, zero di tutto… Solo IO!… Poi apparve il pensiero “quello è il tuo corpo fisico”… Poi apparve un senso di paura per la vita che portavo in grembo e mi sentii ricadere e ricongiungere al corpo fisico… Mi ci volle parecchio tempo per comprendere cosa avevo vissuto…
Ebbi il “terrore” di “morire” alle responsabilità di madre… Meditai ancora ma con un senso di paura di “morire definitivamente”… Allora iniziai l’autoindagine e a leggere Ramana e Nisargadatta.
Fui “colta” da altre esperienze senza cercarle, come un “essere posseduta” da una energia annientante.
Il terrore di morire è solo per la possibilità che venisse meno l’accudimento di mio figlio. la paura è proprio di non fare più ritorno nel corpo fisico. Però ho rispettato questa paura e anche pregato molto, allora mi sono state mandate esperienze da sveglia, come quella di “essere posseduta” da una forza che mi ha fatto vivere per almeno 5 ore come spettatrice di tutto: zero emozioni, sentimenti ecc.
Non avevo amore né sentimenti, né per mio marito né per mio figlio; come se fossi spettatrice di un corpo che camminava per la casa, che fa cose perché qualcosa le fa, ma resta immobile. Dopo queste 5 ore ho pianto per altre 2 ore per il senso di colpa di aver perduto amore e sentimenti per i miei cari e per la vita. In quelle 5 ore, di vivere o morire non mi interessava nulla!