Un saluto a Renato Cadeddu in partenza per il Ritiro di Barcis.
Come me ha preso la bronchite da Cefalù. L’ho sentito stamattina al telefono e quasi non riusciva a parlare.
— Spero di riuscire a fare qualche discorso — mi ha detto.
— Un Maestro cagionevole è una maestro che apre i cuori. La sai la storia di quello balbuziente? Nel gruppo del maestro di Silvano c’èra uno che soffriva di una balbuzie estrema, da comica. Lui aveva tante esperienze dirette e tanto desiderio di guidare un Intensivo di Illuminazione. Nessuno gli diceva niente, ma tra di loro tutti ritenevano che era impossibile per un Maestro di Intensivi guidarne uno con quel livello di balbuzie – lì, Intensivo di Illuminazione, i discorsi sono molto importanti. Lui fece il corso per maestro e poi arrivò il suo primo Intensivo. Tra di loro c’era la sana tradizione di brindare a quell’evento partecipando al primo intensivo di un fratello/sorella. Il balbuziente incominciò il discorso introduttivo, e la balbuzie era persino più estrema del solito. Ma quando arrivo alle barriere disse “Vedete, io ho una balbuzie che mi impedisce di parlarvi come vorrei… Una bella barriera!… Eppure sono qui, con voi, per realizzare l’esperienza diretta della nostra vera natura. E non vi sarà barriera che mi tenga, mi do al Divino e a voi con tutto il mio cuore. Ecco come si superano le barriere”. Commosse tutti. Tutti lo amarono, lo stimarono, lo seguirono, si aprirono. Nessuno dubitò più di lui.
Ma Renato non ha bisogno di incoraggiamenti. Ha la pellaccia del guerriero veterano e il cuore del giglio appena sbocciato, cioè il cuore di Shiva.
Il nostro cuore con lui in questo Ritiro