Dai Satsangha di Francis Lucille
Partecipante: — Se la coscienza è senza paura, perché io ne ho così tanta?
Lucille: — L’essere senza paura implica non avere paura della morte, e ciò si avviene quando realizziamo di essere ciò che non muore. Se davvero non abbiamo paura della morte, vuol dire che vediamo che tutta la paura psicologica è soltanto un parto della nostra immaginazione. In una situazione reale, però, la paura può essere necessaria, può essere la risposta adeguata a una determinata situazione. Ad esempio, se scopriamo che c’è un cobra in questa stanza, la paura genererebbe i meccanismi di risposta adeguati. Non vi è nulla di sbagliato in questo, è una risposta appropriata del corpo-mente a una data situazione, possiamo chiamarla ‘paura biologica’.
Ma la paura psicologica, che non nasce da una situazione vera ma dalla proiezione di un’entità personale immaginaria su un’ipotetica situazione futura, è cosa diversa. La paura psicologica comporta un’entità personale, mentre nella paura biologica non c’è nessuno che ha paura. Nell’entità personale è insita la paura di svanire perché, nel profondo, sappiamo che questa entità è falsa.