— Grazie Sergio. È il sesto giorno dall’inizio dell’influenza. Va sicuramente meglio perché non ho più febbre e mal di testa, però sono debolissima, dormirei sempre.
Dopo il tuo post ‘Sono Yogananda’ mi sono addormentata meditando, e nel sogno mi stavo ripetendo un tuo insegnamento del Ritiro di marzo. Mi pare che mi avessi detto “fonditi con questo Io Sono”. Nel sogno mi sembrava di riuscire perfettamente, tanto che ero convinta di essere sveglia. Poi sono stata svegliata da una telefonata…
— Questo è tipico di quegli aspiranti che praticano intensamente. La meditazione tende a non interrompersi più, e continua anche nel sogno, e questo prelude lo stato stabile che è meditazione continua senza sforzo.
Se volete la realizzazione dovete aver presente l’INTENSITÀ. Senza intensità non si produce l’alchimia, il piombo non si trasforma in oro; avrete qualche esperienza e poi ritornate al solito mondo di sempre. Uno dei motivi di successo dei Ritiri è l’intensità di quei 3 giorni. Se diluiste nel corso di un anno le sedute di meditazione che fate in un Ritiro di 3 giorni, non darebbero certo lo stesso effetto. Una spada dev’essere incandescente per essere modellata. Se la tenete in garage e gli date una martellata all’anno…