Un’amata sorella posta dei versetti dall’Avadhut Gita:
“Non ci sono mondi, non ci sono sacre scritture, Dei, religioni, sacrifici, non ci sono classi, tribù di famiglia, nazionalità, non c’è alcun sentiero oscuro né alcun sentiero luminoso. C’è solo la più alta Verità, il Brahman Assoluto.”
“L’Avadhut non ha relazione con le cose del mondo, perché il suo naturale stato di Autorealizzazione rende tutto il resto insignificante. Morte e nascita non hanno significato; lui non medita e nemmeno fa adorazioni.”
“L’Avadhut non ha nessun ideale, né lui si sforza dopo il conseguimento di un ideale. Avendo perso la sua identità nell’Atman, libero dalle limitazioni di maya, libero anche dalle perfezioni dello Yoga, così cammina l’Avadhut. Lui non dibatte con alcuno e non è in relazione con alcun oggetto o persona.”
“Benedetto sono; in libertà sono.
Sono l’infinito nella mia anima;
non posso trovare nessun inizio, nessuna fine.
Tutto è me Stesso…”
SERGIO COMMENTA:
Tuttavia c’è qualcosa che lega anche un tale Avadhut: l’AMORE! Se non mi credete allora non conoscete Cristina, Annalisa, Marco, Anna, Rossella, Giorgio, Gianfranco e gli altri… Nel senso che una volta che li avete conosciuti sicuramente direte: se devo rinascere nel sogno per loro non c’è dubbio che rinasco. Credete che personalmente mi faccia piacere andare a vivere in un ashram? Sia io che Robi stiamo bene a casa nostra. E lo stesso vale per i Ritiri: non ci vado per piacere personale, per mostrarmi come boss
Questa questione dell’Amore è un bel rebus… Perché pensate che Dio se ne esca dalla sua quiete assoluta e si metta in questa bella confusione di maya? Per conoscersi e adorarsi come Cristina, Annalisa, Marco, Anna, Rossella, Giorgio, Gianfranco e gli altri…
Quando vado ai Ritiri mi dico sempre “questa è l’ultima volta”. Poi i partecipanti si placano, entrano in una stato di unione, io mi fondo a loro e dico “voglio stare sempre così unito a voi”. E quindi, come ha fatto Cristina, finito un ritiro ne programmi subito un altro: That’s Amore!!!