Il video della mia amata Roberta (https://youtu.be/VX6ZU_ig4Y0) mi ha ispirato questa traduzione. Sono certo che vi piacerà ❤
DALL’AUTORE
Ah luna della mia gioia che mai sei calante.
La Luna del Cielo sorge ancora una volta:
quanto spesso in seguito si leverà
attraverso lo stesso giardino dopo di me – inutilmente!
(Poesie di Omar Khayyam tradotte da Edward Fitzgerald)
Il risveglio è uno stato insolito e allo stesso tempo naturale per ogni essere umano. È un’esperienza assolutamente personale, oltre ogni comprensione della mente e oltre le parole.
Il giorno prima del mio compleanno ho scritto al mio amico Alexander:
“Oggi è un giorno triste, perché domani è il mio compleanno e sembra che io sia lontano dalla libertà di anni fa, quando feci il mio primo passo sulla via. Sono volati parecchi anni, sono arrivate e sono andate esperienze insolite, echi di voci spirituali, rivelazioni e comprensione intellettuale dei maestri, una brezza della libertà … ”
Attraverso la finestra vedo le montagne innevate della catena della Sierra Nevada che appaiono più grandi.
Inverno.
Sapere che l’attesa è inutile, in qualche parte profonda del mio cuore danza una fiamma di fede e amore: la primavera vien quando viene …”.
Il mio compleanno era probabilmente il giorno più difficile. All’esterno, enormi fiocchi di neve turbinavano lentamente da far sembrare che il sole abbandonasse per sempre quei cieli cupi.
Di mattino presto le emozioni mi assalirono senza misericordia. Non avevo avuto un attacco così virulento da parecchio tempo: in realtà ero convinto che non fosse rimasta quasi nessuna negatività dentro di me [come non riconoscersi!!! ]… L’assalto è andato avanti per tutto il giorno e notte…
Determinato, ho continuato ad accogliere l’assalto delle emozioni, lasciandole andare immediatamente; ma c’era qualcosa di molto insolito in questa feroce alluvione emozionale. Questa percezione affiorò diverse volte nella mia mente, ma solo la mattina del giorno seguente ne compresi il vero significato.
Era una mattina pacifica, veramente pacifica… Fuori volava un grosso uccello. Coi miei occhi ne seguivo il volo e… improvvisamente rimasi congelato, incantato, con un panorama che si apriva davanti ai miei occhi.
Le montagne si fermarono come se aspettassero che accadesse qualcosa di insolito. Mi sentivo pieno di pace. Non c’erano nemmeno pensieri, solo il vuoto riempito dalla solennità dell’incredibile vista che avevo di fronte. Tutte le mattine dalla finestra della mia camera da letto ammiravo questo maestoso e sempre mutevole panorama, ma oggi c’era qualcosa di straordinario. Ancora un momento e… all’improvviso vedo che mi sta accadendo qualcosa di straordinario.
La finestra svanì, io pure svanii. C’era solo il senso di unità con le montagne, con il mondo intero, con l’universo. Non c’era un solo pensiero: tutto, compreso me stesso, semplicemente viveva. Niente era cambiato, ma io cessai di esistere insieme a tutti gli insegnamenti, le rivelazioni e le esperienze spirituali. Quel tale meraviglioso ‘io, il ricercatore’ non c’era più.
Come al solito preparai una tazza di tè ai frutti di bosco, poi andai sul terrazzo e nutrire gli uccelli. Il mio corpo si muoveva naturalmente e alcuni pensieri volavano e poi scomparivano, ma tutto ciò accadeva in un modo stranamente inusuale, apparentemente molto più leggero. Il mio corpo si sentiva più leggero e i pensieri non mi causavano alcuna reazione: apparivano dal nulla e scomparvero nel nulla.
Tutto, inclusa la memoria, era stato abbandonato alle spalle. Ero al di là della mia mente, in un’altra dimensione e allo stesso tempo qui. Una pace incredibilmente profonda e quasi palpabile si stabilizzò dentro e intorno a me. Tutto, compreso me stesso, era immobile, congelato: e poi scomparve nella pace. Rimase solo la consapevolezza e il senso di un evento veramente insolito.
“È davvero così semplice?”, fu il pensiero che attraversò la mia mente; al tempo stesso capivo che era una domanda inutile. Ero a casa!, dove tutto è naturale, semplice e confortevole. E questa casa era il mondo intero, tutto ciò che esiste e oltre. Non sapevo cosa fosse ‘oltre’, ma questo ‘qualcosa’ era per me naturale come tutto il resto.
Quel giorno scrissi sul mio diario: “Buon compleanno. Oggi sono nato!”.