Rama chiese: “Signore, quali sono le caratteristiche dei jiva-mukta (liberati in vita) e dei videha-mukta (liberati che non hanno un corpo)?’
Vasistha rispose: “Colui che pur vivendo una vita apparentemente normale sperimenta l’intero mondo come un vuoto è un jiva-mukta. Egli è sveglio, ma gioisce la calma del sonno profondo, non è influenzato dal piacere e dal dolore. Egli è sveglio nel sonno profondo, ma non è mai sveglio nei confronti di questo mondo. La sua saggezza non è offuscata dalle tendenze latenti [vasana]. Sembra essere soggetto ad attrazioni, repulsioni e paure, ma in realtà è libero come lo spazio, è libero dall’ego e dalla volizione. Nessuno lo teme ed egli non teme nessuno. È la Coscienza Infinita, l’essenza in tutti gli esseri. È chiamato videha-mukta quando a tempo debito il corpo muore. Ciò che si conosce come Liberazione, o Rama, è in effetti l’Assoluto: la sola esistenza. Ciò che è percepito sembra soltanto essere, poiché non è mai stato creato. Come possiamo dire che Brahman, l’Assoluto, è diventato tutti questi mondi? O Rama, nei gioielli vedo solo l’oro, nelle onde soltanto l’acqua e null’altro; allo stesso modo, vedo soltanto Brahman e non i mondi”.
Lo Yoga Vasistha