È un altro koan importantissimo.
Il partner che medita riceve l’istruzione, chiude gli occhi e fa l’atto di constatare che “tutto lo ama”. Naturalmente appariranno dei contenuti nella sua mente come conseguenza di tale atto e lui li comunica al partner che ascolta.
Il koan apre direttamente il baule ove sono riposti tutti i problemi dell’aspirante: passati presenti e futuri! Con chi si scontra il jiva, l’anima individuale? Con prakriti, e prakriti è la vita, così come gli esseri individuati la vedono.
Anche qui si esplica un mind clearing potentissimo. E quando con questo koan la distanza tra ‘voi’ e ‘tutto il resto’ si assottiglia, ecco che spontaneo nasce l’impulso a fondersi con questo TUTTO, e… si ritrova Sé Stessi, il vero Sé!
È la naturale conseguenza di “Ama ciò che appare nella tua coscienza”. È così che mi sono trovato a lavorare con “Senti che tutto ti ama”.
Anche B. ha intuito il valore di questo koan, ne abbiamo parlato a telefono. Purtroppo – abbiano tanto auspicato che vincesse il concorso – la magistratura ce l’ha allontanata…
Avrei bisogno di un Ritiro alla settimana per sperimentare con tutti i koan che mi vengono in mente. Ma perché vengono fuori adesso? Perché si è formato un nucleo di aspiranti che ha intrapreso la via dei Ritiri intensivi, cioè: frequentarne intensivamente. E allora si ha la possibilità di praticare con koan articolati. Se l’aspirante ti viene a un Ritiro all’anno gli dai sempre un koan di base…
“SENTI CHE TUTTO TI AMA” TI PORTA A VEDERE DIO NELLA VITA ❤