La relazione umana fa parte dell’illusione. L’aspirante pronto alla liberazione non se ne fa un problema. Mi viene in mente Shivabalayogi. Lui sedeva in samadhi per 11 ore al giorno, secondo le istruzioni del suo maestro. In un villaggio lo credettero uno spettro e tentarono di bruciargli una gamba con uno straccio imbevuto di kerosene. Allora lui andò a meditare al cimitero, perché là la gente aveva paura di andare di notte. Che relazione umana ebbe?
Io ho tentato di fare esistere una famiglia spirituale e ho pagato la mia ingenuità. Il Mio Sadguru, Sri Ramana Maharshi, non ha insegnato a ricercare delle buone relazioni umane: ha insegnato a fondersi nel Sé, nell’Io Sono. Egli disse: “Stando nel Sé si può sopportare qualsiasi situazione e condizione”.
Quindi, se mi permettete, vorrei dare un consiglio a chi è pronto per la liberazione:
Non perdere tempo con le relazioni umane (il che non significa che non diate aiuto quando viene richiesto e che non siate rispettosi, etici e benevoli con gli altri). Occupatevi solo di stare in Dio e sopportate il bizzarro scorrere delle impressioni karmiche che fanno apparire questo bizzarro mondo relativo. Pochissimo vi contatteranno per il vostro vero stato desiderosi di risvegliare il Divino in loro stessi. Allora potete aprire la Grazia: questa è la vostra vera relazione col mondo!