— Maestro, la tecnica che mi hai insegnato è eccezionale. Quando compare la Presenza e riesco a dimorarci, la tecnica non serve più, è tutto più facile e rimango lì per un po’ di tempo. In questi giorni accade dopo circa tre sessioni da 40/45 minuti. Tuttavia ho riscontrato un paio di problemi: alcune volte ho dei colpi di sonno istantanei – durante la tecnica, quando non c’è purificazione, mi addormento per un istante e mi risveglio subito, è come un attacco di panico, rimango senza sostegno e mi sembra di cadere nonostante pratichi da seduto sulla poltrona. Altre volte, invece, appare la mente concettuale, dei pensieri o alcuni ritornelli musicali, che cerco di purificare portando leggerezza e trascendenza nella testa, dove ci sono i pensieri, ma non sempre funziona. Spero di trovare almeno un’ora al giorno la prossima settimana per praticare, visto che sarò in ferie. A casa, con la solita routine, è più facile praticare.
— Non ti preoccupare dei colpi di sonno, vanno bene. Hanno un duplice motivo:
- Quando ci si abbandona, la stanchezza salta fuori e si cade nel sonno.
- Lo stato naturale di base è il sonno profondo che per i più è totale incoscienza, mentre nella Realtà è pura consapevolezza del Sé senza forma e senza mondo. Quando pratichi bene tendi naturalmente ad andare nel sonno profondo, ma prima che diventi ‘Sonno Desto’ ci vuole tempo… È interessante che provochi un attacco di panico. È perché NON C’È NULLA, o almeno così appare all’inizio… Poi gradualmente l’aspirante comincia a vedere il Sole del Sé. Una volta che l’anima si è distaccata dal corpo, la prima esperienza del dopo-morte è questo ‘nulla’ che appare terrificante e insostenibile. Ma l’aspirante avanzato vi vede la Luce del Sé che ha già conosciuto mentre il suo corpo era in vita. Egli dunque non si spaventa e può fondersi con essa e ottenere la realizzazione nel dopo-morte. Ma per avere questa l’opportunità di questa Grazia bisogna prepararsi prima…
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