quando gli oggetti mentali sono troppo sovrastanti

Avete litigato con qualcuno; ve l’ha fatta grossa. Tornate a casa, dovreste meditare, ma la mente non riesce staccarsi da quella persona. Partono in automatico film mentali che ripropongono l’episodio in varie versioni, sognate di mettere in atto delle ritorsioni… Non riuscite a venirne fuori.

Dovete riportarvi a ciò che siete.
Procedete col seguente protocollo. Potete guidare un altro o voi stessi:

— Cosa provi per questa persona? — Puro odio.
— Sei consapevole di quest’odio? — Sì.
— Chi sei delle due cose, l’odio o la consapevolezza (o conoscenza) di quest’odio?
Normalmente dirà: — La consapevolezza di quest’odio.
— Porta l’attenzione alla consapevolezza.

Qui lui comincia a rendersi conto di essere consapevolezza. Intanto, se ha portato l’attenzione alla consapevolezza, è scomparso l’odio perché non si può pensare a due cose contemporaneamente.
Quando sentite che ha portato l’attenzione alla consapevolezza – potrebbero essere dopo pochi secondi, il tempo di volgere lo sguardo altrove – gli chiedete:

— Cos’è rimasto dell’odio?

Normalmente vi dirà che è sbiadito. Se ha sganciato la cosa potete interrompere, se invece non è sufficiente, gli chiedete?

— Com’e adesso il tuo sentire verso questa persona rispetto a prima?

Lui potrebbe dire: “Sono molto arrabbiato” e voi ripetete tutto il protocollo su “Sono molto arrabbiato”.

Nel caso incontraste una persone delirante che quando chiedete “Chi sei delle due cose, l’odio o la consapevolezza di quest’odio?” risponde “Sono l’odio”, dovete portarlo alla conoscenza/consapevolezza. Allora gli dite “Come fai a dire questo? Per dirlo devi sapere che sei il puro odio. Hai questa conoscenza/consapevolezza?”. Lui dovrebbe ammettere di sì, e allora continuate il protocollo come sopra.

Potete lavorare con questo metodo con due approcci diversi:

1) Farlo finché l’aspirante ha sganciato l’oggetto mentale sovrastante quel tanto da consentirgli di rivolgere nuovamente l’attenzione al Sé, al Principio-Io;

2) Insistere finché l’oggetto mentale non collassa del tutto. Vi siete innamorati di Assuntina e Assuntina vi ha lasciato, è una cosa lunga… Poiché con questo protocollo l’oggetto mentale sbiadisce abbastanza in fretta, dovrete riprenderlo quando il delirio abbandonino sarà riapparso alla coscienza.

Quest’ultimo approccio è un vero è proprio mind clearing (pulizia mentale). In passato l’ho usato molto, ma poiché adesso ho relazione con aspiranti avanzati e suggerisco loro il primo approccio, lasciando che sia il dimorare nel Sé a fare tutto il lavoro.

Questo per sommi capi.