Se volete che l’esperienza del Sé diventi stabile e che ‘penetri’ la vostra vita trasformandola, dovete rieducare la mente.
Io vengo dagli ‘Intensivi di Illuminazione’, quindi conoscevo molta gente che aveva avuto decine di esperienze dirette, qualche volta un centinaio, senza però avere cambiamenti significativi, sia interiormente che nella propria vita. Solo pochi ne hanno avuti.
Il motivo di questo insuccesso è che non si sono impegnati a rieducare la propria mente. Al posto di questo c’era uno studio dottrinale del Sanatana Dharma impostato come una religione. Ad l’esempio ricordo la regole che i genitori hanno sempre ragione e che se ti vuoi sposare devi chiedere a loro chi sarebbe il partner giusto per te. Cosa ne sarebbe stato di San Francesco, Buddha, Ramana e molte altre grandi anime se avessero seguito questa regola?
Guardate nel passo che segue quanta importanza dà Swami Chinmayananda – mentre insegna a James Swartz – alla ‘rieducazione’ della mente e al ‘ragionamento superiore’. Sono convinto che vi ispirerà a farvi comprendere l’importanza dl rieducare la mente e come il percorso spirituale diretto equilibrato dovrebbe procedere.
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Swartz: Un giorno notai che stavo iniziando ad amare Shanti in modo meno che platonico. I sentimenti continuarono, non importa quanto cercassi di ignorarli; così decisi di entrare in essi e vedere di cosa si trattava. Dopo pochi minuti, la mente con grande sicurezza mi disse: “Non è niente, non sei il corpo. È il Sé in lei che ami”. E la lussuria si placò immediatamente.
Quando lo menzionai a Swami, mi fece un piccolo discorso. “Bene”, disse con il caratteristico entusiasmo, “la mente stava arrivando. Devi continuare a meditare sugli insegnamenti affinché diventino tuoi. L’esperienza del Sé è naturale, ma il potere di trasferirla nel bel mezzo della vita è raro. Questi insegnamenti rieducano la mente e la liberano dalla cattiva alleanza con l’ego, insegnandole a pensare dal punto di vista del Sé.
“Il nostro lavoro sta mostrando alla mente come risolvere i suoi problemi. La scienza spirituale si basa sulla realtà, non sulla falsa realtà in cui è catturata la mente. I problemi ci sono perché la mente sta pensando irrealisticamente. Vuole che le cose siano come vuole lei, non come sono. Quindi è sempre arrabbiata, frustrata, delusa e abbattuta. Ma se impara a pensare da una prospettiva diversa, dal punto di vista del Sé, alla fine arriverà a conoscere il Sé e i suoi problemi diminuiranno e poi scompariranno. Questo non è il lavaggio del cervello, perché il Sé è la Verità, è la Realtà.
“Molte persone studiano le Scritture, ascoltano lezioni, cantano mantra e quando non ottengono risultati immediati passano a un altro insegnamento, a un altro Guru [più spesso abbandonano la via]. Il segreto è attenersi a un percorso, approfondirlo, ascoltare le stesse idee più e più volte da diverse prospettive in momenti diversi, confrontandole con la propria esperienza. È noioso, ma è l’unico modo. Ho trascorso sette anni col mio Guru. Dopo sei mesi conoscevo tutti i giusti principi, ma non era abbastanza. La mente ha dovuto essere rieducata e le conoscenze assimilate attraverso la contemplazione, e sono rimasto per sette anni”.