Adi Shankara – Advaita Pancharatnam

Non sono un corpo,
non sono la rete dei vari organi di senso,
non sono l’ego del (vero) Io,
non sono l’insieme dei prana
e non sono la saggezza.
Sono lontano da moglie, marito, possedimenti, finanze ecc.
Sono l’eterno testimone di tutto ciò che si rivolge verso l’interno dell’Atma.
Sono eterna beatitudine. [1]

A causa della mancanza di conoscenza della corda,
la corda appare un serpente,
allo stesso modo a causa della mancanza di conoscenza del vero Sé,
l’Atman (il vero Sé) appare come la forma di un corpo.
Non sono quella corda come crede l’ignorante,
la cui illusione è negata con appropriati aforismi dai percipienti realizzati.
Sono eterna beatitudine. [2]

A causa dell’illusione,
questo mondo irreale si manifesta nel vero conoscitore: il beato Atma.
A causa dell’illusione dello stato di sonno,
anche ciò che si vede nei sogni non è vero.
Io sono puro, completo, eterno, sono l’unica eterna beatitudine. [3]

Non sono nato. Non ho età.
Non vengo distrutto come le varie azioni fatte o dette dal corpo.
Non sono nemmeno l’agente ispirato dal pensiero puro.
Non sono l’ego dell’Io dell’Atma (il Sé).
Sono pura eterna beatitudine. [4]

Non c’è niente in questo mondo che sia diverso da me.
Questa è la verità!
Tutti gli oggetti esterni sono illusioni preparate da Maya.
Questo vale anche per gli oggetti interiori,
ciò che viene percepito e visto nella mente.
Nel mio stato realizzato non-duale,
ciò che osservo è che sono eterna beatitudine. [5]

Ādi Śaṅkara