— Inoltre non ti rendi conto che queste tue idiosincrasie ideologiche sostengono l’io-agente. ‘Ego’ è una parola, ma ‘io-agente’ ne è una delle due definizioni concrete e fattuali; l’altra è ‘io-possidente’ oggetti fisici e sottili.
Ora che vedi con chiarezza il Principio-Io, tutto quello che devi fare come sadhana è concentrare l’attenzione sul Vero Io e dimorare lì. Devi fare attenzione a riconoscere e scartare immediatamente le sovrapposizioni dell’io personale sul Principio-Io, fuori e durante la meditazione. C’è molto da lavorare su questo punto! Il Principio-Io deve emergere incontaminato dalla palude delle sovrapposizioni dell’io personale; solo allora puoi accedere a un dimorare prolungato e quindi all’assorbimento.
Devi inoltre eliminare l’idea di agire. Nel sogno compi varie azioni in varie identità di sogno; poi ti svegli e non appena apri gli occhi immagini subito tutta una giornata di attività. Questo è falso! La Realtà ultima è la non azione del Principio-Io. Lascia l’azione a Shakti e alla tua forma ed elimina radicalmente l’idea di agire dalla tua mente.
Queste sono le sfide che ti attendono adesso. Il mondo sparisce, l’azione sparisce e ciò che resta è la Realtà ultima oltre i concetti. Finora hai fatto la parte iniziale arrivando a vedere chiaramente il Principio-Io. Ottimo! Ma sei rimasto ancora umano, no? Ora ti aspetta il salto quantico assoluto che fa evaporare ogni divenire. Pochi arrivano fin qui.