Chi lavora con me l’ha fatta come mind clearing (pulizia mentale). Vi mostro due loro comunicazioni:
«Ho visto che appaiono delle vasana. Non sono cariche come quando facevamo mind clearing, ma non sono neanche completamente neutre. Quindi mi faccio la domanda “Posso trasformare questo in amore”. Se la risposta è no, vado a prendere una o due esperienze dirette che ho avuto quando ero bambino e poi ripeto la domanda. Se appaiono più vasana, visto che la mente funziona per associazioni, ritorno su quella che stavo cancellando facendo uno sforzo per convertirla in amore. Trattata una vasana me ne appare un’altra e rifaccio il lavoro. Dopo un po’ c’è un certo dimorare nel Sé, ma non è ancora samadhi probabilmente perché sotto alla consapevolezza c’è ancora della carica quasi invisibile».
«L’ho impostata come tentativo di inviare amore a un ‘nemico’. Non è stato facile perché, da subito, ho avvertito la sensazione del plesso solare bloccato. Ho trovato inoltre notevoli somiglianze col mind clearing, con in più l’impulso di amore. Per ora devo spremermi, ma sono certo che continuerò e sento che è il momento giusto. Sino a un mese fa mi sembrava improbabile…».
Entrambi hanno avuto successo, uno è entrato nel dimorare nel Sé e l’altro sente di aver fatto qualcosa che fino a un mese fa sembrava impossibile. Congratulazioni!
Io però vorrei mostrarvi come ‘Trasforma Tutto in Amore’ può essere praticato con un approccio assai più profondo, che potrete intraprendere quando ne sentirete l’impulso.
1. L’autoindagine della migliore qualità è Contemplazione Priva di Fretta. Quando poggiate l’attenzione su qualcosa e la contemplate, gradualmente il falso, l’illusione, se ne va, e il Vero rimane. Ci può volere del tempo, ma il processo si sviluppa da solo. Diceva Nisargadatta «Il mio Maestro mi disse “Tu sei l’Assoluto. Rimani aggrappato all’Io Sono e tutto ti sarà rivelato”». E io ho passato ore e ore e ore e ore a contemplare il mio io. Comprendete?
2. Poiché l’Amore è la nostra vera natura, la pratica del Trasformare Tutto in Amore è fondamentalmente Contemplazione Priva di Fretta, con in più soltanto la vostra ‘disposizione’ (e non azione) a trasformare quel non-amore in Amore.
3. Per cominciare vi chiedete “C’è qualche non-amore in me?”; lo individuate e vi chiedete “Posso trasformare questo in amore?”.
4. Dopo di che poggiate su quel non-amore la vostra Contemplazione Priva di Fretta con la ‘disposizione’ interiore a trasformare quel non-amore in Amore. Non c’è altra azione. Dovreste lasciare che il tutto il processo si sviluppi da solo, spontaneamente. Ci può volere molto più tempo. ma voi dovete dare un rendiconto di produttività al vostro ego o far bene le cose?
5. Vi mostro come il modo di procedere del punto 4 sia enormemente più produttivo. Mettiamo che io non riesca ad amare Caio. Una volta posta la domanda “Posso trasformare questo in amore?”, non faccio niente se non rimanere poggiato su quel non-amore con l’attenzione e la disposizione di trasformarlo in amore. Supponiamo che ciò mi impegni molte sessioni e molto tempo: una, due, dieci, quaranta ore… Alla fine il caso Caio mi porterà a una meta-consapevolezza della chiusura della mia intera mente, o al meno di una sua ampia area, e allora la trasformazione sarà enorme.
Un altro esempio. Ponendomi la domanda “C’è qualche non-amore in me?”, intercetto uno stato generale di scontentezza che è solito in me. Lo contemplo senza fretta con la disposizione di trasformarlo in amore. Dopo un po’ vedo che questo stato è localizzato in un’area del corpo, il 3° occhio o altrove. Di fronte a me ho un oggetto alieno, non capisco nemmeno cosa sia, eppure è una frattura (apparente) in me stesso, una frattura nell’amore. Continuando – una, due, dieci, quaranta ore – si scioglierà. E non è detto che si sciolga nell’amore. Potrebbe sciogliersi nel Silenzio, nello stato unitivo, o semplicemente sparire tra una seduta e l’altra. In ogni caso sarà una trasformazione enorme.
Più tempo l’attenzione senza fretta e con la disposizione di trasformare in amore contempla l’area o l’oggetto di non-amore, più avrete la possibilità di snidare i grandi nodi inconsci che imprigionano (apparentemente) il Sé alla condizione umana. Potrete dissolvere la paura della morte come ha fatto Lester Levenson. Ma non mi vedo dissolvere la paura della morte con qualche tecnica di mind clearing di pochi minuti…
Realizzazione è avere l’attenzione sempre sul Sé. Purificazione è avere l’attenzione sul non-Sé, ma con la disposizione di trasformarlo in amore.
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RIEPILOGO
Se volete portare ‘Trasforma Tutto in Amore’ a maggiori profondità, procedete come segue:
1. Chiedetevi “C’è qualche non-amore in me?”
2. Una volta individuato il non-amore, chiedetevi “Posso trasformare questo in amore?”.
3. Poggiate su quel non-amore la vostra Contemplazione Priva di Fretta con la ‘disposizione’ interiore di trasformarlo in Amore.
4. Lasciate che il processo si sviluppi da solo non considerando alcun limite di tempo.