Le persone rifiutano gli stati sgradevoli e cercano quelli gradevoli. Ad esempio, se uno si sente giù, prende un drink per cambiare stato emozionale, o guarda la televisione ecc. In questo modo diventerà preda della mente, cioè si sentirà un oggetto preda del mondo. Quando invece ti apri alle emozioni perturbanti e mantieni l’attenzione sul Sé, vedi subito il Divino, il senso di essere l’agente scompare, entri nella non-azione perché tutto quello che si svolge è guidato dal Potere Superiore della Shakti, e tu sei il Sé o quanto meno il testimone non coinvolto.
Alberto, che ha questa esperienza dice: “Il sogno intorno a me cambia continuamente, ma IO SONO immutabile nella ‘sala’ dell’Eternità”. Più eloquente di così…